Politica scolastica

Decreto Cura Italia è legge, con norme su valutazione con DAD e organi collegiali

Con 229 voti favorevoli, 123 contrari e 2  astensioni è stata approvata poche ore fa alla Camera la legge di conversione del decreto n. 18 del 17 marzo scorso.
Rispetto al testo originario del provvedimento, la legge approvata dal Parlamento contiene alcune modifiche tutte apportate nel passaggio al Senato.

Le misure sulla scuola contenute nella legge sono rivolte a salvaguardare la validità dell’anno scolastico, sostenere la didattica a distanza durante il periodo di sospensione dell’attività didattica (anche attraverso contratti per supplenze brevi e saltuarie), disciplinare la valutazione degli studenti, assicurare materiali per la pulizia straordinaria dei locali e dispositivi di protezione e igiene personale.

L’articolo 87, comma 3 ter dispone che la valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, oggetto dell’attività didattica svolta a distanza nell’anno scolastico 2019/20, produce gli stessi effetti della valutazione in presenza.

Con l’articolo 120 si incrementano di  85 milioni di euro per il 2020 le risorse destinate all’innovazione digitale e alla didattica laboratoriale e si autorizzano le scuole statali a sottoscrivere, per l’anno scolastico 2019-2020, contratti sino al termine delle attività didattiche (30 giugno 2020) con assistenti tecnici, nel limite complessivo di 1.000 unità, al fine di assicurare anche nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo la funzionalità della strumentazione informatica, nonché il supporto all’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza.

L’articolo 77 autorizza la spesa di 43,5 milioni nel 2020 per consentire alle istituzioni scolastiche ed educative di dotarsi di materiali per la pulizia straordinaria dei locali, nonché di dispositivi di protezione e igiene personale.

Molto importante poi la modifica introdotta al Senato nell’articolo 73: si prevede infatti che le sedute degli organi collegiali delle scuole possano svolgersi in videoconferenza, anche ove ciò non sia previsto nei regolamenti interni.

Per l’entrata in vigore definitiva della legge si aspetta ancora la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, prevista in ogni caso in tempi piuttosto rapidi

 

Reginaldo Palermo

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