Come abbiamo anticipato, c’è grande attesa per il Decreto ribattezzato Green pass che normerà i nostri spostamenti sul territorio italiano e su quello estero; e che potrebbe intervenire anche sull’organizzazione dell’inizio anno scolastico 2021-2022. Insomma, servirà il green pass anche in classe in presenza di focolai? Se la questione non dovesse essere toccata dal decreto, probabilmente ciò sarà dovuto alla necessità di aspettare il parere del Cts, che scioglierà i nodi sulla scuola.
Intanto preoccupa la variante Delta, particolarmente insidiosa tra i giovani e dunque pericolosa ai fini della riapertura scuole. Questioni segnalate anche dal commissario per l’emergenza Figliuolo.
Le proposte elaborate dalle Regioni sono state chiarite dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che dichiara: “La Conferenza delle Regioni ha elaborato alcune linee guida sull’uso del Green Pass in un’ottica positiva, ovvero per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite. Ad esempio grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. Inoltre abbiamo anche condiviso una proposta per la revisione degli indicatori delle zone di rischio, formulando l’ipotesi di portare, per la zona bianca, il limite massimo di occupazione dei posti letto in area medica al 30% e quello delle terapie intensive al 20%”.
Quanto alla campagna vaccinale interviene il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che a Tgcom 24 chiarisce: “Molte persone non si vaccinano perché hanno ancora anticorpi dopo aver avuto il virus 8 mesi fa. Dobbiamo cambiare quella norma che prevede la possibilità di fare una dose anti covid unica entro 6 mesi da quando si è avuta l’infezione, e portare questa soglia a un anno”.
In altre parole fino a un anno dalla malattia potrà essere fatta una sola dose.
Anche sulla quarantena in arrivo modifiche. Sileri precisa: “Se già diciamo che, come accade per esempio negli Usa, non si fa la quarantena se si sono fatte le due dosi di vaccino, questo è già un buon incentivo per la vaccinazione, perché dà libertà e sicurezza maggiore. Sono piccole cose che invogliano”.
Il sottosegretario non si esprime invece sull’obbligo vaccinale docenti, che in un primo tempo si è detto dovesse essere ufficializzato a seguito della decisione del Consiglio dei Ministri. Ma anche in questo caso, la decisione sul tema potrebbe slittare.
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