Con un lungo e articolato comunicato Flc-Cgil prende una posizione nettamente contraria al testo del decreto su inclusione e sostegno come risulterebbe dopo gli emendamenti proposti dalle Commissioni di Camera e Senato.
“Anche nei pareri, come nel decreto – sostiene il sindacato di Francesco Sinopoli – l’assunto iniziale sulla definizione e sul valore dell’inclusione scolastica, perfettamente condivisibile, viene smentito dall’inconsistenza delle modifiche proposte che non tengono conto dell’opposizione al decreto di un ampio fronte della società civile, con la FLC CGIL in prima linea”.
Secondo la Flc il decreto sarebbe “fortemente lesivo della legislazione che in 40 anni ha garantito l’inclusione nella scuola italiana, unica al mondo per il modello didattico-educativo che ne discende”.
Il sindacato lamenta il fatto che nei pareri rilasciati dalle commissioni di Camera e Senato non vi sia traccia delle richieste avanzate dalla stessa Flc nel corso delle audizioni.
Le proposte del sindacato sono schematicamente così riassunte nel documento:
- Mantenimento e valorizzazione della legislazione vigente (legge 517 del 1977, legge 104 del 1992, legge 328 del 2000) per favorire il progetto di vita nel contesto territoriale e scolastico.
- Individuazione dei livelli essenziali per le prestazioni (LEP) dell’intero sistema di istruzione e in questo ambito dei livelli essenziali per l’inclusione in tutto il territorio nazionale.
- Istituzione dell’organico funzionale per il personale ATA per interventi sulla disabilità in conformità al contratto nazionale di lavoro.
- Stabilizzazione dei circa 37.000 posti di sostegno.
- Mantenimento del vincolo quinquennale e riconoscimento del servizio pre ruolo prestato sul sostengo ai fini del calcolo.
- Formazione iniziale per tutti coloro che intendono intraprendere la carriera di docenti sui temi dell’ inclusività, con un numero di CFU dedicati, fermo restando il processo di specializzazione per l’insegnamento di sostegno.
- Formazione generalizzata ricorrente e permanente, con stanziamenti adeguati e contrattati, per tutto il personale in servizio, docente ed ATA, a tempo determinato e indeterminato.
- Organizzazione scolastica che, anche nei processi inclusivi degli alunni con disabilità, operi come unica comunità educante in grado di utilizzare tutte le risorse umane (docenti, genitori, specialisti, ATA), in perfetto collegamento col territorio.
- Riforma del sistema scolastico che, superando l’attuale disciplinarismo purtroppo negli ultimi tempi esteso anche alla scuola primaria, permetta alle scuola di inserire l’inclusività nella costituzione dei curricola.
Secondo Flc-Cgil il testo del provvedimento va quindi riesaminato “insieme alle parti sociali prima della deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, nell’arco di tempo che va dal 17 marzo al 14 aprile”.
E, in mancanza di risposte da parte del Governo, il sindacato si dichiara pronto a sostenere un’ampia mobilitazione.