La revisione del decreto legislativo sull’inclusione non soddisfa pienamente tutti. Per segnalare alcuni problemi legati in particolare alle modalità di elaborazione e approvazione del Piano educativo individualizzato, due referenti del gruppo FB “Non c’è Pei senza condivisione”, Daniela Meroni e Silvia Biella, hanno avuto nei giorni scorsi un incontro con Massimo Pagani, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lombardia.
Le due rappresentanti del gruppo hanno segnalato al Garante la necessità di riformulare l’art. 7 del decreto in quanto “desta viva preoccupazione il termine ‘approvato’, situato dopo ‘il PEI è elaborato e’ (art. 7, comma 2)”.
“Questa formulazione – osservano – implica il rischio di alimentare le conflittualità anziché promuovere la collaborazione e, soprattutto, che vengano meno le scelte educative indicate dalla famiglia”.
La perplessità maggiore, però, riguarda l’attribuzione di ore di sostegno e di assistenza educativa: “Il decreto, infatti, lascia al GLO la possibilità di indicare le ore di sostegno nel PEI, per poi introdurre una serie di azioni che, di fatto, lasciano la decisione ad altri (dal DS al GIT, gruppo territoriale per l’inclusione); è in dubbio, a questo punto, l’attribuzione delle ore come indicato dal GLO nel PEI”.
Ma ci sono anche questioni di carattere pedagogico: secondo il Gruppo, nel decreto c’è “scarsa attenzione agli apprendimenti, con spostamento sulla socializzazione, sulla relazione, sull’orientamento, sulla comunicazione, sull’autonomia: elementi importantissimi, che non possono però sostituire ‘in toto’ gli apprendimenti (si ha la sensazione che in questo decreto si attribuisca scarsa rilevanza agli apprendimenti, come se per gli alunni con disabilità fossero superflui!)”.
Il Gruppo FB sottolinea infine la “necessità di formare tutti gli insegnanti, in servizio e in formazione iniziale, affinché agli alunni con disabilità e ai loro compagni siano garantiti docenti ‘professionalmente competenti’, annullando in tal modo il rischio della delega al solo docente di sostegno dell’intero processo inclusivo”.
Il Garante, per parte sua, si è impegnato a contattare i referenti dell’USR Lombardia per fare in modo che si apra al più presto il confronto sui temi segnalati dal Gruppo “Non c’è PEI senza condivisione”.
Del Gruppo Non c’è PEI senza condivisione fa parte anche Evelina Chiocca che la nostra testata ha intervistato nelle settimane passate.
In una seconda intervista Evelina Chiocca ha esaminato anche gli aspetti critici del decreto.
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