Per il momento il decreto legislativo 66 del 2017 in materia di inclusione scolastica resta così com’è anche se cambierà la data di entrata in vigore delle principali novità in esso contenute.
Lo prevede un emendamento alla legge di bilancio già presentato nei giorni scorsi dal Governo e che dovrebbe essere riassorbito nel maxi-emendamento che sarà portato nell’aula del Senato nel pomeriggio di venerdì 21 prima del voto di fiducia previsto per le ore notturne.
Le norme in questione sono quelle relative alle modalità di certificazione della condizione di alunno in situazione di handicap e di redazione del Piano educativo individualizzato che il decreto 66 aveva modificato provocando polemiche e proteste.
Il decreto, infatti, prevedeva che la richiesta delle ore di sostegno venisse affidata non più al Gruppo di lavoro di scuola ma al GIT (Gruppo per l’inclusione territoriale).
Il decreto fissava l’avvio della nuova procedura al 1° gennaio 2019, l’emendamento presentato dal Governo sposta il termine al 1° settembre 2019 ma non modifica nessuna delle disposizioni contenute nel decreto 66.
E’ probabile però che lo spostamento della data di entrata in vigore sia una decisione tecnica per evitare di dover modificare le procedure in corso d’anno.
Sul tema, infatti, già nei giorni scorsi il sottosegretario Salvatore Giuliano aveva annunciato che al Ministero si sta lavorando per una revisione radicale del decreto 66.