A proposito del nuovo decreto su sostegno e inclusione il sottosegretario Salvatore Giuliano e il ministro Marco Bussetti parlano di rivoluzione copernicana ma a conti fatti cambieranno poche cose.
Il contestatissimo GIT (Gruppo territoriale per l’inclusione) resterà anche se con compiti consultivi. Il GLHO (Gruppo di lavoro operativo) avrà il compito di definire le ore di sostegno e le altre attività necessarie per realizzare il progetto di inclusione.
Ma la decisione sui posti da assegnare alle singole scuole resterà ben salda nelle mani dell’Ufficio scolastico Regionale.
Sulla questione dei posti, infatti, la Ragioneria generale dello Stato non vuole sentire scuse e chiede che ci siano garanzie precise per evitare un aumento incontrollato degli organici.
A partire dalla prossime settimane il provvedimento inizierà il suo percorso parlamentare: le Commissioni di Camera e Senato dovranno esprimere il loro parere e apportare eventuali correzioni.
Poi ci sarà il passaggio definitivo al Consiglio dei Ministri.
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