La conversione in legge del decreto Istruzione rappresenta una vera inversione di tendenza: stavolta il Parlamento ha mostrato maggiore attenzione per il mondo della scuola, in particolare verso il welfare, il diritto allo studio dei meritevoli ma non abbienti, ma anche contro la dispersione scolastica e a favore di un’edilizia più sicura. Così il sottosegretario all’Istruzione, Marco Rossi Doria, intervenendo a Torino a un convegno promosso da Acmos e Benvenuti in Italia, ha commentato l’avvenuto ok del Senato.
A un giorno dal varo della nuova legge sulla scuola “che permette investimenti che non si facevano da almeno 20 anni”, Doria ha voluto porre l’attenzione, tra i tanti punti, sugli articoli 7 e 10 del Dl. “Il primo prevede azioni concrete contro la dispersione scolastica, che in Italia ha raggiunto la media del 18,2% con punte, nelle isole fino al 25%, un vero dramma sociale; il secondo consente, per il 2014, a Comuni e Province di fare investimenti di edilizia scolastica per un totale di 850 milioni di euro che verranno coperti dallo Stato con un mutuo. Si tratta di studiare con i territori, progetti e modalità, di lavorare insieme per una scuola che torni ad essere il centro della comunità educante, ad includere piuttosto che escludere”.