Nella giornata del 19 febbraio, con 174 voti favorevoli e 111 voti contrari, la Camera ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione della legge di conversione del cosiddetto decreto Milleproroghe.
Queste le principali disposizioni relative alla scuola, contenute nell’articolo 5 decreto così come è stato modificato nel corso dell’esame alla Camera.
Viene eliminato il requisito del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) per l’ammissione all’esame di Stato nell’anno scolastico 2023/2024.
Viene prorogata per gli anni scolastici 2024-2025 e 2025-2026 la definizione, con ordinanze del Ministro dell’istruzione e del merito, della disciplina relativa alle graduatorie provinciali per le supplenze e al successivo conferimento delle supplenze stesse per il personale docente ed educativo.
Un emendamento interviene a correggere una recente norma contrattuale: con l’entrata in vigore del CCNL/2019/2021 è infatti stato previsto, quale titolo d’accesso, oltre al titolo di studio il possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale; la norma prevedeva un anno di tempo per conseguire il titolo; con emendamento inserito nel decreto milleproroghe, i nuovi iscritti alla terza fascia ATA avranno la possibilità di conseguire la certificazione informatica entro un anno.
Il decreto prevedeva anche che, entro il 5 gennaio scorso e per il solo anno scolastico 2024/2025, le Regioni potessero provvedere al dimensionamento della rete scolastica con modalità in deroga alla disciplina vigente.
Nel concreto, per il solo anno scolastico 2024/2025, le Regioni possono attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5 per cento del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi definito, per ciascuna regione, con un precedente provvedimento ministeriale.
A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la facoltà di richiesta della concessione dell’esonero o del semi esonero dall’insegnamento per il cosiddetto docente vicario viene riconosciuta anche alle istituzioni scolastiche oggetto di accorpamento a seguito del dimensionamento della rete scolastica.
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