Decreto per la scuola, sembra una tela di Penelope…

Si smonta e si rimonta di ora in ora il decreto d’urgenza che il Governo, attraverso il Consiglio dei ministri, si appresta ad approvare importanti disposizioni in tema di istruzione, anche per permettere il regolare avvio del nuovo anno scolastico. Le ultime indicazioni darebbero per esclusi, per mancanza di adeguata copertura finanziaria alternativa, i provvedimenti riguardanti inidonei e Quota96. Perde quota, in questo caso per timore di ricorsi ad oltranza, anche la disposizione sui dirigenti scolastici da assegnare alle tante sedi rimaste vacanti a seguito del rifacimento delle prove imposto da alcuni tribunali. Voci alterne anche sui finanziamenti che le scuole dovrebbero ricevere per sopperire alle esigenze che ogni istituto dovrà sopperire con l’inizio delle lezioni: per diverse scuole, a corto di fondi, si tratterebbe di una vera manna dal cielo. Ma di concreto, ad oggi, non vi è nulla.
Il via libera sarebbe arrivato, invece, sulle 44mila immissioni in ruolo da attuare nel periodo 2014/2017: certo, si tratta di numeri non esaltante ma comunque non da disdegnare. Ancora di più perché le assunzioni potrebbero essere incrementate con quelle del sostegno. Nel decreto, probabilmente all’esame del CdM di martedì 3 settembre, continuerebbe ad essere presente una norma che prevede, infatti, di rideterminare progressivamente, “nel triennio 2013-2015, fino al raggiungimento, nell’anno scolastico 2015/2016” la “consistenza organica” dei posti da assegnare a docenti specializzati “pari al 100 per cento del numero dei posti di sostegno complessivamente attivati nell’anno scolastico 2006/2007”. Ciò significa che si arriverebbe ad incrementare di quasi un terzo l’attuale organico di diritto dei prof di sostegno.
Un’eventualità che dà linfa alle speranze di altrettante assunzioni. Questo è il pensiero dei sindacati. Come l’Anief, che si è affrettato a chiedere 37mila immissioni in ruolo. In base a quanto risulta al sindacato guidato da Marcello Pacifico, il CdM sembrerebbe pronto ad emettere “un provvedimento sulla scuola che prevede un piano pluriennale di assunzioni sul sostegno di 18.000 unità”. L’Anief, però, “ne chiede almeno il doppio”. Per il sindacato autonomo “è evidente, infatti, che se si vuole rispettare la normativa comunitaria in tema di contratti a termine e quella nazionale in tema di diritto all’istruzione, visto anche il progressivo aumento delle iscrizioni del numero degli alunni con handicap certificato (132.000 nell’a.s. 2000/01, 187.000 nell’a.s. 2006/07, 201.000 nell’a.s. 2012/13) non è soltanto necessario dopo due anni aggiornare il criterio di determinazione dell’organico di diritto dal 70% allo 80% di quello complessivamente attivato, ma stabilizzare 37.000 docenti rispetto ai 63.000 assunti a tempo indeterminato.
Per l’Anief la direttiva 1999/70/CE può giustificare le supplenze soltanto se i posti non sono vacanti e disponibili, ma se deve essere rispettato il rapporto medio di 1 a 2 tra insegnanti ed alunni è evidente che il fabbisogno naturale sia di 100.000 docenti di sostegno in organico di diritto: “ogni diversa soluzione – conclude il sindacato – alimenterebbe il contenzioso delle famiglie per l’assegnazione del docente di sostegno e degli insegnanti per la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato e l’assegnazione della domanda risarcitoria”.
Alessandro Giuliani

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