Rispetto alle anteprime che erano circolate nei giorni scorsi, il testo del decreto legge in materia di reclutamento e carriera dei docenti contiene alcune novità importanti.
L’articolo 45, per esempio, è dedicato espressamente al tema della “valorizzazione del personale docente” con cui si apporta una modifica all’articolo 593 della legge di bilancio per il 2018 (la n. 205 del 27.12.2017) stabilendo che la contrattazione nazionale dovrà prevedere la “valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica”.
Viene poi introdotta una nuova norma: “In sede di prima applicazione e nelle more dell’aggiornamento contrattuale, una quota pari al 10 per cento dello stanziamento annuale previsto al comma 592 [della legge 205 ndr] è riservato alla valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica”.
Va detto che allo stato attuale la somma stanziata dalla legge per la valorizzazione dei docenti è pari a 300 milioni di euro, somma che però i sindacati avevano ormai messo in conto di utilizzare per incrementare gli stipendi di tutti i docenti, in modo da raggiungere le famigerate tre cifre di aumento.
Il decreto chiarisce invece che entro il 30 giugno 2022 il Ministero dovrà adottare un decreto per stabilire i criteri per l’attribuzione delle suddette risorse, che tengono conto almeno degli anni di permanenza del docente nella stessa istituzione scolastica.
In pratica, quindi, 30milioni di euro dovrebbero essere destinati proprio a questo scopo, ma c’è da credere che i sindacati faranno sentire la propria voce anche solo per ribadire che le risorse vanno utilizzate sempre facendo ricorso alla contrattazione fra le parti.
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