La “battaglia” politica sul decreto 36 si è appena conclusa al Senato e già si inizia a parlare di possibili modifiche future.
“La questione della fase transitoria per il superamento del precariato storico non può considerarsi conclusa” ha detto il senatore Mario Pittoni (Lega) al momento della dichiarazione di voto ed ha aggiunto: “Viene riesumata la preselezione (in pratica un concorso per accedere a un altro concorso) e test a crocette, sicuramente veloci ed ‘economici’ ma assolutamente non in grado di valutare attitudine, capacità, maturità e conoscenza della lingua italiana dei docenti”.
“Il dubbio – spiega Pittoni – è che l’utilizzo di meccanismi come preselezione e selezione a crocette, peraltro già esclusa dai futuri concorsi, abbiano in realtà l’obiettivo non di agevolare ma, al contrario, di tagliare fuori il precariato storico, che pure nell’ultimo decennio si è fatto carico di puntellare il sistema. Gli attuali concorsi a crocette hanno infatti dimezzato, quando non addirittura ridotto a un terzo, la percentuale di docenti che solitamente superano la prova e non certo per carenza di qualità dei concorrenti. Ci batteremo quindi per l’estensione dei tempi della fase transitoria così da togliere ogni giustificazione all’impiego di tali strumenti”.
Nel pomeriggio di giovedì 23, intanto, il provvedimento ha iniziato il suo percorso alla Camera dove è già stato fissato un intenso calendario di riunioni delle Commissioni.
Poi lunedì inizierà l’esame in aula e per il pomeriggio sono già previste le prime votazioni.
Teniamo conto che, in realtà, questo passaggio alla Camera è puramente formale in quanto non ci sarà assolutamente il tempo di apportare eventuali modifiche.
Grazie al fatto il decreto ha iniziato il suo percorso alla Camera abbiamo adesso a disposizione non solo il nuovo testo così come approvato dal Senato ma anche un ampio dossier di documentazione che fornisce molto materiale per approfondire in diverse aspetti del provvedimento.
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