Un emendamento al Decreto rilancio prevede un tesoretto per salvare le scuole paritarie: 150 milioni di euro per le scuole non statali, che nelle ultime settimane sono state al centro del dibattito politico legato alla scuola:
Si attende l’ok della Commissione Bilancio ma in realtà c’è già l’accordo politico: 100 milioni alle scuole dell’infanzia e 50 per le altre, complessivamente alle paritarie arriveranno così 300 milioni in più: 180 milioni alle scuole dell’infanzia (0-6 anni) e 120 milioni alle scuole paritarie.
Fra i maggiori esponenti parlamentari a portare avanti le istanze delle scuole paritarie, Gabriele Toccafondi, di Italia Viva, che da settimane si batte per “aiutare tutta la scuola, statale e non“.
Di segno contrario invece le reazioni di Gianluca Vacca, del Movimento Cinque Stelle: “In queste settimane ci siamo opposti a questa linea – evidenziando come fossimo disposti ad un dialogo costruttivo soltanto per la fascia d’età 0-6, tenendo conto della tutela dei lavoratori a seguito dell’emergenza dovuta al Covid- e rimarchiamo oggi, ancora una volta, come il MoVimento 5 Stelle sia per la scuola pubblica e statale, secondo i dettami della Costituzione. In tal senso ricordiamo l’impegno per il miliardo aggiuntivo (5,6 in totale) ottenuto dalla ministra Azzolina per la riapertura in sicurezza delle scuole a settembre“.
Il deputato specifica anche che: “va precisato che questi 150 milioni sono, in gran parte, in quota alle opposizioni che hanno stabilito di concentrare queste risorse a disposizione sulle scuole paritarie. Solo per questo motivo è passato l’emendamento“.
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