E’ previsto per la serata di mercoledì 8 luglio il voto di fiducia alla Camera per l’approvazione del Decreto Rilancio che la scorsa settimana è stato licenziato dalla Commissione Bilancio con alcune importanti modifiche rispetto al testo originario.
Limitandoci alle disposizioni relative alla scuola segnaliamo l’emendamento di Luigi Gallo (M5S) che affronta la questione degli Ata ex LSU che al momento hanno un contratto part-time con uno stipendio davvero modesto.
L’emendamento prevede tuttavia una soluzione parziale del problema perché consente di attribuire a questo personale un ulteriore incarico in modo da arrivare a garantire 36 ore di servizio. La misura vale solamente fino al 31 dicembre.
Con un emendamento a firma della deputata pentastellata Vittoria Casa viene riproposta per il periodo settembre/dicembre 2020 la possibilità di assumere 1000 assistenti tecnici da mettere a disposizione delle scuole del primo ciclo.
Ma la modifica più importante è quasi certamente quella di un altro emendamento della stessa Vittoria Casa che consentirà l’assunzione a tempo determinato di altri docenti e Ata.
L’emendamento, per la precisione, prevede la possibilità di “derogare, nei soli casi necessari al rispetto delle misure di sicurezza e ove non sia possibile procedere diversamente, al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto dalle norme in vigore”.
Si potranno anche attivare ulteriori posti di incarichi temporanei di personale docente e Ata nell’ambito però degli stanziamenti previsti dall’articolo 235, e cioè 400 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.
C’è poi l’emendamento approvato anche dalle opposizioni, ma non dal M5S, per aumentare i contributi alle scuole paritarie: il decreto originario prevedeva uno stanziamento complessivo di 150 milioni, con la modifica approvata dalla Commissione Bilancio si arriva a 300.
Scontato il voto favorevole della Camera bisognerà vedere cosa succederà al Senato dove la maggioranza è molto meno solida e si regge su numeri risicati.
Fonti autorevoli del M5S fanno sapere che è già pronto un ordine del giorno da votare proprio al Senato per ribadire che lo stanziamento deve intendersi finalizzato solo e soltanto a coprire eventuali perdite subite dalle scuole paritarie a causa dell’emergenza coronavirus.
I Cinque Stelle, insomma, vogliono mettere le mani avanti per evitare che l’aumento del contributo diventi strutturale e permanente. Insomma che nessun pensi che il M5S possa aver cambiato opinione sul tema dei finanziamenti alle scuole paritarie.
Anche se, per la verità, in Commissione Bilancio è stata proprio la pentastellata Laura Castelli a dare l’assenso all’emendamento, a nome del Governo.