
Come abbiamo già scritto, il decreto legge 45 del 7 aprile 2025 prevede all’articolo 1 la riforma degli Istituti tecnici che prenderà avvio nelle classi prime con l’anno scolastico 2026/27.
Il decreto stabilisce che entro 180 giorni dalla sua approvazione il Governo dovrà adottare un Regolamento per definire il nuovo ordinamento di questo importante settore del sistema scolastico nazionale.
Uno degli allegati del decreto fornisce la “bussola” che servirà ad orientare la riforma e cioè il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (P.E.Cu.P.) dello Studente a conclusione dei Percorsi di Istruzione Tecnica del Secondo Ciclo del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione.
Il P.E.Cu.P. integra il profilo educativo, culturale e professionale generale previsto al termine del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.
L’istruzione tecnica – si legge nel documento – deve promuovere una crescita educativa, culturale e professionale, lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
I percorsi di istruzione tecnica contribuiscono al ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, consolidando e innalzando progressivamente le competenze degli studenti, rispettando i diversi stili e tempi di apprendimento.
I curricoli degli istituti tecnici sono caratterizzati da flessibilità, innovazione, ricerca e sperimentazione didattica, per adeguarsi alle esigenze dei settori produttivi e agli obiettivi del PNRR, con un focus sulla formazione di competenze orientate a Industria 4.0 e alla digitalizzazione sostenibile. L’istruzione tecnica si pone anche in un’ottica di promozione dell’apprendimento permanente.
Il diplomato dell’Istituto tecnico deve possedere competenze funzionali all’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni e capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche.
Grazie al suo percorso formativo ha acquisito strumenti utili alla ricerca attiva di lavoro e formazione, è orientato alla formazione continua, all’autoapprendimento e al lavoro di gruppo. Ha sviluppato attitudine al rigore, onestà intellettuale, libertà di pensiero, creatività e collaborazione. È consapevole dei propri mezzi, disponibile alla cooperazione e in grado di risolvere problemi nel contesto lavorativo. Riconosce la dimensione orientativa del percorso svolto e sa interpretare le richieste del mercato del lavoro, conoscendo le opportunità formative e sapendo valutare le proprie capacità e aspirazioni.
Nei percorsi di istruzione tecnica si favorisce lo sviluppo di competenze correlate all’assunzione di responsabilità personale, alla ricerca di soluzioni creative e all’autoimprenditorialità.
Il P.E.Cu.P. si riferisce a tutti i percorsi dell’istruzione tecnica definiti dal decreto che apporta modifiche importanti al decreto-legge n. 144 del 2022.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi I percorsi di istruzione tecnica mirano all’acquisizione di competenze basate sull’integrazione tra saperi tecnico-professionali e saperi linguistici, matematico-scientifici e storico-sociali. Al termine dei percorsi, gli studenti devono essere in grado di:
• Agire secondo valori coerenti con la Costituzione.
• Utilizzare strumenti culturali e metodologici con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile.
• Utilizzare la lingua italiana in vari contesti.
• Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura e delle arti.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici e territoriali.
• Stabilire collegamenti tra tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali.
• Utilizzare linguaggi settoriali delle lingue straniere.
• Riconoscere il valore dei beni artistici e ambientali.
• Utilizzare moderne forme di comunicazione visiva, multimediale e digitale.
• Utilizzare gli strumenti informatici in modo consapevole.
• Riconoscere gli aspetti comunicativi e relazionali dell’espressività corporea e praticare sport.
• Comprendere e utilizzare i concetti relativi al diritto, all’economia, all’organizzazione e ai processi produttivi e dei servizi.
• Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica.
• Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati.
• Riconoscere i criteri scientifici di affidabilità.
• Utilizzare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica.
• Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con attenzione alla sicurezza e alla salute.
• Utilizzare procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative.
• Cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della responsabilità.
• Operare in modo consapevole in contesti di lavoro di gruppo.
• Essere consapevoli del valore sociale della propria attività.
Il PECUP elenca nel dettaglio anche i risultati di apprendimento comuni ai percorsi del settore economico e del settore tecnologico ambientale.
Si sottolinea che l’assetto didattico è incentrato sulla metodologia didattica per competenze, con progettazione interdisciplinare, attività laboratoriali e compiti di realtà.
Per meglio adattare il curricolo alle esigenze degli studenti e del territorio le scuole potranno utilizzare fino al 25% dell’orario per insegnamenti scelti autonomamente, coerenti con il P.E.Cu.P. e i profili attivati.