“Ieri in tarda serata abbiamo chiuso il lavoro in commissione alla Camera sul decreto scuola. La maggioranza ha lavorato compatta, siamo riusciti a portare a casa diversi miglioramenti di cui sono molto soddisfatta”. Così la Sottosegretaria all’Istruzione, Università e Ricerca Lucia Azzolina.
“C’erano alcuni emendamenti a cui tenevo particolarmente e a cui teneva il Movimento, che siamo riusciti a far passare. Lunedì il decreto sarà in aula. Poi si passa al Senato. Manca poco al completamento di un lavoro che guarda all’interesse del sistema di istruzione, che punta a metterlo in ordine e a dare stabilità ai docenti e continuità didattica agli studenti. Spero in un rapido corso anche al Senato. Prima portiamo a casa il testo, prima bandiamo i nuovi concorsi che la scuola aspetta e di cui ha bisogno”.
Le principali novità
“Queste le principali novità apportate”, prosegue la Sottosegretaria. “Ci saranno circa 9.000 posti in più per assumere chi ne aveva e chi ne ha diritto con il recupero dei posti liberati da quota 100. Era un emendamento a cui tenevo molto, a cui teneva il Movimento 5 Stelle. Avevamo cominciato a lavorarci mesi fa. La Lega, allora, non ci aveva supportato. Coloro che stanno completando il IV ciclo del percorso di specializzazione sul sostegno potranno partecipare con riserva ai concorsi ordinari e alla procedura straordinaria. Hanno superato dure selezioni, è giusto che abbiano questa possibilità”.
Al prossimo concorso straordinario “parteciperanno con riserva anche i cosiddetti 180×2, i docenti che stanno completando il terzo anno di servizio. Ovviamente da qui alla fine dell’anno scolastico dovranno aver maturato i requisiti”. Approvata “la ‘call’ veloce per assumere sui posti che restano vuoti ogni anno e che, di solito, vanno a supplenza. Abbiamo avuto un record di supplenze quest’anno. È un danno per i ragazzi. Daremo la possibilità ai vincitori di concorso, agli iscritti in GAE agli idonei di concorso, di spostarsi, se lo vogliono, su altra regione per essere assunti. Velocizziamo la copertura dei posti vuoti, tagliamo le supplenze. Nessuno toglie il posto ad altri, ma evitiamo di partire ogni anno con le cattedre scoperte”, spiega Azzolina.
Le graduatorie di istituto “saranno trasformate in graduatorie provinciali per una gestione più rapida delle chiamate dei supplenti sui posti che restano ulteriormente liberi. Riapriremo la terza fascia delle graduatorie di istituto, per far sì che ci sia un bacino certo a cui attingere per le supplenze che dovessero essere comunque necessarie. Quest’anno era difficile persino coprire quelle”. Inoltre, continua, “consentiamo agli idonei 2016 di non restare sempre appesi a proroghe di graduatorie, ma anche di inserirsi, stabilmente e volontariamente, in graduatorie dei concorsi 2018, nella propria regione o in regioni dove vi siano capienze. Bandiremo un concorso ordinario, dopo 15 anni, per docenti di religione, previa intesa con la CEI”.
“Siamo intervenuti sulla situazione dei cosiddetti ‘ingabbiati’, che potranno abilitarsi o partecipare ai concorsi ordinari per insegnare in un altro grado di istruzione – continua Azzolina -. I docenti dei corsi Iefp, la formazione professionale, potranno partecipare alle procedure di abilitazione. Interveniamo sulla questione dei diplomati magistrali: consentiamo loro, anche per garantire la continuità didattica, di rimanere in servizio per questo anno scolastico, ma restituiamo i ruoli giuridici al personale docente che ne avrebbe avuto diritto già da tempo. È stato anche approvato anche un emendamento per la procedura straordinaria per i Dsga facenti funzione e un ulteriore scorrimento dei futuri vincitori del concorso ordinario sempre per Dsga”.
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