Dalla maxi sanatoria per i precari storici della scuola al “bonus merito” che potrà essere erogato anche ai “supplenti”. Dalle modifiche all’abilitazione scientifica nazionale alla didattica digitale.
Ecco le novità previste dal decreto scuola approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati.
Il decreto scuola, una decina di articoli più le norme di copertura finanziaria, dopo l’approvazione di Montecitorio, inizia l’esame di Palazzo Madama.
Il bonus merito, inizialmente destinato solo ai docenti di ruolo, sarà destinato anche ai docenti con contratto a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) o fino al termine dell’anno scolastico (31 agosto)
Il bonus merito docenti è un incentivo introdotto dalla legge 107/2015, la “Buona Scuola”, allo scopo di valorizzare e premiare i docenti che hanno dimostrato di aver apportato valore aggiunto alla scuola.
Il bonus destinato ai docenti meritevoli è un premio da devolvere agli insegnanti che hanno rispettato alcuni requisiti di merito e che si sono distinti per impegno e risultati ottenuti a fronte dell’insegnamento. La valutazione dell’operato del professore viene effettuata dal Comitato di valutazione che determina pure i criteri e i requisiti da soddisfare.
Il bonus viene erogato dalla stessa scuola presso la quale lavora il docente beneficiario del premio.
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