Una riunione del Cspi, con Francesco Scrima presidente
Con il Decreto Scuola in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri potrebbe cambiare la composizione del CSPI.
“La proposta legislativa – si legge nella bozza di relazione tecnica che abbiamo avuto modo di visionare – prevede l’innalzamento del numero complessivo dei componenti del Consiglio, al fine di perseguire una duplice finalità: da un lato, assicurare un maggiore pluralismo culturale in seno al CSPI, ampliando il numero dei componenti nominati dal Ministro dell’istruzione e del merito tra personalità significative dei settori più rilevanti della società; dall’altro, coinvolgere nell’attività del CSPI i genitori degli studenti, attraverso la nomina di 3 componenti designati dal Forum nazionale delle associazioni dei genitori-FONAGS, organismo consultivo del Ministero da più di vent’anni”.
Attualmente il CSPI è costituito da 36 componenti, di cui:
15 eletti in rappresentanza del personale delle scuole statali;
3 eletti, rispettivamente, uno dalle scuole di lingua tedesca, uno dalle scuole di lingua slovena, e uno dalle scuole della Valle d’Aosta ;
15 nominati dal Ministro, tra esponenti significativi del mondo della cultura, dell’arte, della scuola, dell’università, del lavoro, delle professioni e dell’industria, e dell’associazionismo professionale (di questi, 3 esperti sono designati dalla Conferenza unificata Stato-regioni, città e autonomie locali, e 3 esperti sono designati dal CNEL);
3 nominati dal Ministro, in rappresentanza delle scuole pareggiate, parificate e legalmente riconosciute, e delle scuole dipendenti dagli enti locali.
La modifica introdotta prevede che la nuova composizione del CSPI passi da 36 a 45 membri; resterà invariata la componente elettiva (18 membri di cui 3 in rappresentanza delle minoranze linguistiche).
I membri nominati dal Ministro diventeranno di fatto 27: 15 esclusivamente tra esponenti significativi del mondo della cultura, 3 designati dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e 3 dal CNEL, 3 in rappresentanza delle scuole non statali e 3 su designazione delle associazioni dei genitori.
La nuova composizione del CSPI modificherà gli “equilibri” politici interni al massimo organo collegiale del nostro sistema scolastico; la novità non mancherà di suscitare proteste.
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