Precari

Decreto scuola, c’è anche il concorso per i Dsga facenti funzione

C’è il via libera del Consiglio dei ministri al decreto scuola e c’è una novità dell’ultim’ora. Contrariamente alle ultime indiscrezioni c’è anche il concorso riservato per i Dsga facenti funzione, che, invece, era previsto nell’intesa firmata dai sindacati il 1° ottobre.

Si tratta di un concorso riservato al personale amministrativo che abbia svolto la funzione di DSGA per almeno tre anni nei precedenti otto. Il servizio svolto supera il requisito della laurea specifica prevista.

Ricordiamo che la graduatoria del concorso riservato Dsga facenti funzioni sarà utilizzata in subordine a quella del concorso ordinario (la prova scritta è previsto per il 5 e 6 novembre).

IL DECRETO (in PDF) CLICCA QUI

La nota della Flc Cgil

Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dei provvedimenti legati all’Intesa fra MIUR e organizzazioni sindacali siglata il 1° ottobre.
Il concorso straordinario per le lavoratrici e i lavoratori precari con almeno 36 mesi di servizio nella scuola, l’indizione del concorso ordinario nella scuola secondaria, il concorso riservato per il personale amministrativo facente funzione di DSGA, sono tutti passi importanti a garanzia della continuità didattica e della qualità dell’offerta formativa.

Migliaia di lavoratrici e di lavoratori attendevano questi provvedimenti come giusto riconoscimento di professionalità che, da anni, mandano avanti le nostre scuole in condizioni di precarietà e di instabilità, lavorativa e di vita.

A questi primi passi tanti ancora, e in tempi rapidi, dovranno seguire, primo fra tutti un sistema strutturale di abilitazione e formazione dei docenti insieme alla regolarità nell’indizione dei concorsi.

Continueremo a batterci fino a quando tutti i posti docenti ed Ata non saranno coperti da personale stabilizzato.

Lavoreremo da subito all’interno dei tavoli tematici ottenuti con l’Intesa, affinchè nessuna delle grandi questioni che attengono il sistema scuola, dalle risorse per il rinnovo del Contratto, ai diplomati magistrali, alla valorizzazione del personale docente ed ATA, alla deburocratizzazione del lavoro, venga trascurato.

Redazione

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