Precari

Decreto scuola, c’è il via libera all’estensione della carta docente anche ai precari

“In queste settimane, come LeU, abbiamo lavorato strenuamente e migliorato il dl Scuola che sta per essere approvato dall’Aula del Senato”.

Così in una nota la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, mentre il decreto è alle battute finali dell’esame in Commissione Istruzione al Senato e oggi pomeriggio approderà in Assemblea.

“La conquista più importante è l’incremento di 16mila posti per i concorsi straordinario e ordinario, già inserito nel Decreto Rilancio, frutto anche di una nostra proposta. Ma riteniamo altrettanto rilevante – aggiunge De Petris – l’accoglimento dell’emendamento che permette ai docenti che hanno lavorato sul sostegno di avere un percorso agevolato per accedere alla specializzazione, l’incremento delle risorse per il recupero degli apprendimenti, nonché la riapertura delle graduatorie d’istituto”.

“Abbiamo cercato di rispondere alle esigenze dei precari e a quelle dei neo-laureati con l’istituzione di un tavolo per avviare periodicamente i percorsi abilitanti. È stata concessa l’estensione ai precari della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione – prosegue la senatrice di LeU illustrando le misure più qualificanti introdotte nel decreto -. La mediazione raggiunta nella maggioranza – conclude la presidente De Petris – ha infine evitato un concorso straordinario nel prossimo agosto che avrebbe costituito una minaccia per la salute pubblica. Nonostante ci siano ancora nel dl alcuni limiti che avremmo preferito superare, siamo dunque convinti – conclude – di aver reso il testo molto migliore e di aver reso un servizio concreto sia al mondo della scuola che agli studenti e alle famiglie”.

Decreto scuola, c’è il via libera all’estensione della carta docente anche ai precari

Emendamento 2.103

De PetrisErraniGrassoLaforgiaNugnesFattori

Dopo il comma 6 aggiungere i seguenti:

        «6-bis) Il fondo di cui all’articolo 1, comma 123, della legge 13 luglio 2015, n.107, è incrementato di euro 40 milioni limitatamente per l’anno 2020.

        6-ter) Le risorse di cui al comma 6-bis) sono destinate a istituire la carta elettronica per sostenere l’aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, che possiede un contratto a tempo determinato con termine finale non anteriore al 30 giugno 2020. La Carta, dell’importo nominale di euro 300 annui, può essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software. La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile. Agli oneri derivanti dal comma 6-bis), nel limite massimo di 40 milioni di euro, si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse delle risorse del Fondo per le esigenze indifferibili, di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.»

        Conseguentemente, all’articolo 8, comma 2, dopo le parole. «oneri per la finanza pubblica» aggiungere le parole: «salvo quanto previsto dai commi 6-bis e 6-ter dell’articolo 2».

Andrea Carlino

Articoli recenti

Oggi è la giornata internazionale del bacio

Il 13 aprile e il 6 luglio sono le due date in cui si festeggia…

13/04/2025

Elenchi aggiuntivi prima fascia: requisiti e valutazione titoli d’accesso per chi s’inserisce per la prima volta

Da lunedì 14 fino a martedì 29 aprile 2025, i soggetti che, dopo il 24…

13/04/2025

Il Nobel Parisi va scuola nella periferia di Roma

Giorgio Parisi, il premio Nobel per la fisica, torna a scuola come docente in un incontro…

13/04/2025

Accordo FederlegnoArredo-Mim per il Made in Italy scuola

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, nel corso della sua visita al Salone del Mobile di…

13/04/2025

Madre e nonno impongono alla 14enne di non continuare gli studi: denunciati

A Campagnola Emilia, nella Bassa Reggiana, la madre e il nonno (38 anni e 70…

13/04/2025

Cgia: in 25 anni 3,5 milioni di Spa non hanno pagato 822,7 miliardi. L’evasione è un danno per lo stato sociale

Secondo la Cgia di Mestre, che ha basato il suo studio sui dati dell'Agenzia delle…

13/04/2025