Dopo la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvenuta nella giornata di martedì 29 ottobre,il decreto scuola (il salva precari bis licenziato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 10 ottobre) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. All’interno, c’è il concorso docenti secondaria straordinario.
Il testo riporta, come sappiamo, le misure per bandire un concorso straordinario per la scuola secondaria riservato ai docenti con tre anni di servizio svolto negli ultimi otto anni. Concorso straordinario che si andrà quindi ad aggiungere a quello ordinario per la scuola secondaria. Ognuna delle procedure metterà a bando 24 mila posti.
Come riporta il testo del decreto pubblicato, la partecipazione alla procedura è riservata ai soggetti, anche di ruolo, che, congiuntamente:
a) tra l’anno scolastico 2011/2012 e l’anno scolastico 2018/2019, hanno svolto, su posto comune o di sostegno, almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, valutabili come tali ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124;
b) hanno svolto almeno un anno di servizio, tra quelli di cui alla lettera a) , nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre;
c) posseggono, per la classe di concorso richiesta, il titolo di studio di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, fermo restando quanto previsto all’articolo 22, comma 2, del predetto decreto.
Per la partecipazione ai posti di sostegno è richiesto l’ulteriore
requisito del possesso della relativa specializzazione.
Inoltre, come anticipato in precedenza, parteciperanno anche i docenti con tre anni di servizio nella scuola paritaria ma il superamento della prova concorsuale, sarà utile solo a conseguire l’abilitazione all’insegnamento e non anche l”immissione in ruolo.
La selezione del concorso docenti secondaria straordinario prevede una sola prova scritta computer based con quesiti a risposta multipla che viene superata con 7/10.
Le graduatorie si basano sul voto della prova scritta e sui titoli, culturali e di servizio.
I 24mila vincitori entreranno in ruolo a settembre 2020. Scatta poi l’anno di prova che consentirà di acquisire i 24 Cfu con oneri a carico del Miur.
Al termine di tale anno di prova, basta una lezione simulata e si viene confermati in ruolo. La commissione di valutazione sarà composta da docenti della scuola, più un membro esterno.
Prevista inoltre la possibilità per chi ottiene 7/10, e non rientra nei 24mila vincitori, di potersi abilitare con la sola prova orale purché si acquisiscano i 24 Cfu e si stia insegnando con supplenza almeno fino al 30 giugno.
Bisogna ricordare che il concorso scuola 2020 verrà bandito solamente per le Regioni, le classi di concorso e le tipologie di posti per le quali si prevedano posti vacanti negli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023.
Le assunzioni dei vincitori potranno continuare anche dopo il suddetto periodo, perché la graduatoria di merito è ad esaurimento.
I posti saranno suddivisi tra posti comuni e posti di sostegno.
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