Negli ultimi giorni sto leggendo in maniera insistente, quasi come un mantra, di notizie riferite a un eventuale, ipotetico emendamento (tra i sette totali) presentato dalla “maggioranza” al D.L. scuola al Senato e che riguarderebbe il contestato concorso per Dirigenti Scolastici del 2017. E’ bene ricordare, nuovamente, che questo concorso è già stato annullato dal TAR Lazio e si attende a ottobre (la data iniziale era marzo u.s., rinviata per causa Covid-19) la sentenza del CdS che, in ogni caso, lascerebbe scontente migliaia di candidati.
Una tra le soluzioni paventate, forse la più accreditata, è quella di indire un corso-concorso per tutti i docenti incappati nelle irregolarità (da parte dell’Amministrazione), al termine del quale gli aspiranti sarebbero inclusi in coda alla graduatoria permanente e tutti rimarrebbero felici e contenti, per quella che, a quanto leggo, viene accolta come una “DECISIONE DI BUON SENSO” che porrebbe fine all’ennesimo contenzioso,
A questo punto entro in scena e mi chiedo un poì di cose a cui, spero vivamente, qualcuno possa rispondermi.
Anzitutto ci tengo a precisare che sono un docente napoletano e faccio parte di quei cinquanta (50) anonimi campani, figli di nessuno, che hanno superato positivamente tutte le prove valutabili del concorso D.S. del 2011 e che, a differenza degli aspiranti D.S. delle altre regioni italiane (tutti assunti), nelle MEDESIME condizioni, e a causa di un Decreto dell’allora direttore dell’ USR Campania, sono stati estromessi dalla graduatoria a esaurimento e sono in attesa da oltre sei anni (ricordo che la procedura si è conclusa a inizi marzo 2014) di vedere riconosciute le proprie posizioni. Un altro particolare non di poco conto è che nell’ultimo concorso D.S.(2017), coloro i quali si sono trovati nella stessa identica mia/nostra posizione, sono stati inseriti in graduatoria con asterisco (ma comunque in graduatoria).
Di quale decisione di buon senso vogliamo parlare? per noi quale buon senso è stato messo in atto? Ricordo, ancora, giusto per dovere di cronaca, che già da tre anni è stata emessa nei nostri riguardi sentenza pienamente favorevole da parte del TAR Lazio e siamo in attesa della pronuncia del CdS (nuovamente rinviata da Marzo a Dicembre 2020).
Noi, pazientemente ed educatamente attendiamo, fiduciosi in quella legge che deve (e non dovrebbe) tutelarci, anche perchè nel corso degli anni passati abbiamo chiesto a gran voce ai vari politici di turno UN PO’ DI QUEL BUON SENSO di cui leggevo sulle riviste scolastiche, richieste che, evidentemente, sono rimaste inascoltate per quell’ unico principio che da tempo detta legge nel nostro amato Paese: se non hai amicizie che contano.
Lettera firmata
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