C’è il via libera della Camera dei Deputati al decreto scuola (il decreto legge n.126 del 29 ottobre): 282 voti favorevoli e 214 contrari. Adesso il provvedimento passa al Senato.
Per il governo presenti in aula i sottosegretari all’Istruzione, Lucia Azzolina e Peppe De Cristofaro. Assenti, perché impegnati in un evento a Coverciano, il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti e il vice ministro Anna Ascani.
“Il ‘decreto scuola’ presto sarà legge. A dimostrazione del fatto che questo Governo mantiene gli impegni presi e lavora, con determinazione, per dare risposte al mondo della scuola, dell’università e della ricerca. Oggi è stato approvato alla Camera un testo che contiene importanti misure. Un testo che è stato migliorato dal contributo dei colleghi parlamentari, che voglio ringraziare, insieme agli uffici e ai tecnici del MIUR. I settori dell’istruzione e della conoscenza sono fondamentali per il futuro del Paese: rendiamoli più solidi, investiamo su di essi se vogliamo una crescita sana e un domani migliore”.
Così la Vice Ministra dell’Istruzione, Anna Ascani, commentando l’approvazione alla Camera della legge di conversione del decreto 126/2019, il cosiddetto ‘decreto scuola’. Il testo passa ora al Senato per l’esame e l’approvazione definitiva.
“Con questo provvedimento cerchiamo di fare ordine nel sistema di istruzione, dando risposte a tante categorie di precari, ma, soprattutto, mettendo al centro il buon funzionamento della scuola”, afferma il sottosegretario all’Istruzione, Lucia Azzolina.
“Recuperiamo oltre 9.000 cattedre dai pensionamenti avvenuti con quota 100, cosa che ho fortemente voluto, dando ancora più insegnanti stabili al sistema. Sono cattedre che andranno a chi ne aveva diritto: docenti che si trovano nelle graduatorie a esaurimento, vincitori e idonei di concorso. Nel decreto prevediamo nuovi concorsi. Creiamo un nuovo meccanismo, una ‘call veloce’, a cui tengo molto, per coprire più rapidamente le cattedre che ogni anno restano vuote e, di conseguenza, ridurre le supplenze. Semplifichiamo gli acquisti degli strumenti per fare ricerca: meno burocrazia, più efficienza ed efficacia”, aggiunge
“Sono soddisfatta del lavoro svolto. Come Movimento 5 Stelle e come maggioranza abbiamo agito mettendo al centro il bene della scuola. Nessuna legge è perfetta, ma, lo dico con convinzione, con questo decreto cominciamo a fare ordine in soli due mesi e mezzo di lavoro La strada è lunga, ma il messaggio è chiaro. La scuola è stata da subito una nostra priorità. Lo abbiamo dimostrato, continueremo a farlo”, conclude Azzolina.
Il decreto approvato contiene importanti novità che riguardano chi svolge la professione del docente e chi vuole intraprendere questa carriera. Nello specifico, viene ampliata la platea di coloro che potranno partecipare al concorso straordinario per l’assunzione di 24.000 insegnanti: possono candidarsi adesso sia i docenti che abbiano maturato servizio nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), sia coloro che abbiano effettuato una delle tre annualità richieste dall’anno scolastico 2008/2009, sia chi sta svolgendo nell’anno in corso la terza annualità di servizio.
Inoltre, viene inserito il coding tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso. Vengono riaperte le graduatorie di terza fascia con proroga fino all’anno scolastico 2022/2023 e viene autorizzato un nuovo concorso per insegnanti di Religione Cattolica, dopo 15 anni dall’ultimo. Per quanto riguarda invece i cosiddetti ‘diplomati magistrali’, si stabilisce la trasformazione del contratto di lavoro in contratto a tempo determinato in caso di sentenza sfavorevole, con l’obiettivo di garantire la continuità didattica. Arriva una risposta concreta anche agli enti locali: le scuole paritarie avranno la possibilità di sostituire temporaneamente i docenti con personale educativo.
Novità non solo per i docenti. Vengono internalizzati, infatti, i servizi di pulizia e ausiliarato nelle scuole di ogni ordine e grado. E per i cosiddetti ex LSU, si stabilisce una proroga tecnica di due mesi per consentirne la stabilizzazione. Per i dirigenti e tutto il personale scolastico viene confermata l’esclusione del rilievo biometrico delle presenze.
Per quanto riguarda l’università, aumenta da 6 a 9 anni la durata dell’Abilitazione Scientifica Nazionale e, infine, sono esplicitati i requisiti per accedere alle procedure per la trasformazione dei contratti o degli assegni di ricerca in rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
“Abbiamo lavorato con serietà e responsabilità e di questo dobbiamo essere soddisfatti. La situazione che abbiamo trovato era intricata, ma abbiamo deciso di cominciare a risolvere le questioni sul tavolo facendo lavoro di squadra e confrontandoci con chi ogni giorno è in prima linea nelle nostre scuole, nei nostri atenei, negli enti di ricerca. Non ci fermiamo con l’approvazione del provvedimento. Andiamo avanti per sistemare le criticità. Ma soprattutto per dare ai nostri giovani tutti gli strumenti necessari, a partire dalla scuola – e da quella dell’infanzia – fino alla fine del percorso di studi, per vivere con protagonismo il loro presente e il loro futuro”, conclude Ascani.
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