I lettori ci scrivono

Decreto scuola e una fumata grigia…

Una scuola di qualità non è certo quella che recluta i suoi insegnanti attraverso le sanatorie e che propone percorsi semplificati di ingresso nel mondo della Scuola.
Non di questo hanno bisogno gli alunni, le famiglie e gli stessi insegnanti per vedersi riconoscere il valore della loro professione sul piano culturale, sociale e contrattuale.

Il nostro è un richiamo alla Costituzione: per l’accesso alla professione non basta la sola pratica, peraltro non valutata da nessuno, ma la selezione concorsuale.

Restiamo quindi perplessi per un decreto legge che, a fronte di Graduatorie finalizzate alle immissioni in ruolo ancora da esaurire, prevede un PAS che creerà altre attese e successive richieste di ulteriori sanatorie e un concorso riservato che si presenta come una vera e propria sanatoria per 24.000 insegnanti da inserire nella scuola, in pratica senza alcuna selezione in entrata nella professione.

Siamo sconcertati per un Ministero che concerta con i sindacati un provvedimento normativo d’urgenza all’ultimo minuto, prima della pausa estiva del Parlamento, sbagliato nel metodo in quanto non é stato concertato con una parte della maggioranza politica, la più consistente, e nel merito in quanto con o senza il DL Bussetti/Sindacati l’anno scolastico inizierà comunque con il ricorso a migliaia di supplenti, colpa anche di un Ministro che per il prossimo anno scolastico non ha coperto 15.000 posti disponibili e vacanti con le immissioni in ruolo e che non ha voluto utilizzare tutti i posti di Quota 100 per stabilizzare gli insegnanti.

Crediamo che il DL, con carattere d’ urgenza, approvato nel CdM del 6 agosto con la formula salvo intese, in quanto non c’è accordo tra le file forze di maggioranza, vada ritirato ed archiviato e sia invece proposto un Disegno di Legge di iniziativa parlamentare che affronti in modo organico e definitivo il precariato scolastico che non può essere identificato tout court, come fanno oggi i Sindacati, solo con i docenti precari della scuola secondaria non abilitati con tre anni di servizio negli ultimi otto anni, sbarramenti temporali che tra l’altro creeranno ulteriori divisioni tra i docenti e genereranno confusione e contenziosi seriali.

Una visione miope e parziale, quella del DL appena approvato sia pure con la formula salvo intese, in linea con le vecchie politiche fin qui praticate per il precariato docenti che invece di risolverlo lo hanno sempre più alimentato.

Professione Insegnante
Movimento difesa GaE storiche
Co.N.Gae:Comitato nazionale docenti iscritti in gae
Co.Na.Vin.Co.S: Coordinamento nazionale vincitori concorso scuola.
Docenti precari senza 180×3.

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