Dalla maxi sanatoria per i precari storici della scuola al “bonus merito” che potrà essere erogato anche ai “supplenti”. Dalle modifiche all’abilitazione scientifica nazionale alla didattica digitale.
Il decreto scuola, una decina di articoli più le norme di copertura finanziaria, dopo l’approvazione di Montecitorio, inizia l’esame di Palazzo Madama.
Il decreto approvato contiene importanti novità che riguardano chi svolge la professione del docente e chi vuole intraprendere questa carriera.
Nello specifico, viene ampliata la platea di coloro che potranno partecipare al concorso straordinario per l’assunzione di 24mila insegnanti: possono candidarsi adesso sia i docenti che abbiano maturato servizio nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), sia coloro che abbiano effettuato una delle tre annualità richieste dall’anno scolastico 2008/2009, sia chi sta svolgendo nell’anno in corso la terza annualità di servizio.
Inoltre, viene inserito il coding tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso.
Viene autorizzato un nuovo concorso per insegnanti di Religione Cattolica, dopo 15 anni dall’ultimo.
Costituzione di nuove graduatorie provinciali da utilizzare per il conferimento delle supplenze annuali e di quelle fino al termine delle attività didattiche. Inoltre, differisce (dall’a.s. 2019/2020) all’a.s. 2022/2023 il termine a decorrere dal quale l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto può avvenire esclusivamente a seguito del conseguimento del titolo di abilitazione.
Per quanto riguarda invece i cosiddetti ‘diplomati magistrale’, si stabilisce la trasformazione del contratto di lavoro in contratto a tempo determinato in caso di sentenza sfavorevole, con l’obiettivo di garantire la continuità didattica.
Il testo dispone che l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica – il cui avvio è slittato a settembre 2020 – non determina l’incremento della dotazione organica complessiva, né l’adeguamento dell’organico dell’autonomia alle situazioni di fatto oltre i limiti del contingente previsto.
Enti locali
Arriva una risposta concreta anche agli enti locali: le scuole paritarie avranno la possibilità di sostituire temporaneamente i docenti con personale educativo.
Ata, Lsu e dirigenti scolastici
Vengono internalizzati, infatti, i servizi di pulizia e ausiliarato nelle scuole di ogni ordine e grado. E per i cosiddetti ex LSU, si stabilisce una proroga tecnica di due mesi per consentirne la stabilizzazione.
Per i dirigenti e tutto il personale scolastico viene confermata l’esclusione del rilievo biometrico delle presenze.
Università
Per quanto riguarda l’università, aumenta da 6 a 9 anni la durata dell’Abilitazione Scientifica Nazionale e, infine, sono esplicitati i requisiti per accedere alle procedure per la trasformazione dei contratti o degli assegni di ricerca in rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
Infine, la Cisl-Scuola ha preparato un’utile scheda di lettura del provvedimento (clicca sul link)
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