Ha formalmente preso il via l’iter utile a convertire il decreto legge sulla scuola in legge dello Stato, rinominato “Decreto salva precari Bis”.
Dopo la firma del documento da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con modifiche rispetto a quello approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ottobre, il testo è approdato in Parlamento.
La conferenza dei capigruppo di Montecitorio – scrive l’Ansa – ha fatto sapere che lunedì 25 novembre, quindi tra meno di un mese, il decreto scuola approderà nell’Aula della Camera per la discussione generale. Nella stessa giornata, sarà esaminato il dl fiscale.
Pertanto a partire dalla prossima settimana, probabilmente da martedì 5 novembre, il inizierà il suo percorso in Commissione Cultura.
Di scuola ha parlato, intanto, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, durante un convegno sull’economia circolare.
Trovare in poche settimane i fondi per impedire un rialzo dell’Iva da 23 miliardi “non è stato semplice”, ha detto il ministro, ma “abbiamo anche voluto fare azioni positive, con il sostegno al potere acquisto dei lavoratori sul cuneo fiscale, con il sostegno alla famiglia e con l’idea di smettere di fare cassa tagliando scuola, università e ricerca. Ho detto ‘no’, non togliamo un euro a questi settori, a chi diceva che reperire le risorse fosse facile facendo sei miliardi di tagli lineari”.
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