Decreto scuola: forse sì ma che costi poco!

Si fanno sempre più flebili le speranze che su “Quota 96” e docenti inidonei possa arrivare un provvedimento normativo prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Qualche giorno fa era circolata la voce che nel cosiddetto “decreto D’Alia”, che potrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri il prossimo 23 agosto, sarebbero state inserite alcune norme sulla scuola tra cui anche una disposizione per sanare il caso dei “quota 96”.
Si era parlato anche di cifre (400milioni di euro in tutto) confermate dal ministro Carrozza in persona.
D’altronde che il Governo avesse intenzione di occuparsi direttamente di scuola in tempi rapidi era stato annunciato già una settimana addietro dallo stesso Presidente del consiglio.
Ma per farsi una idea di cosa può capitare nelle prossime settimane bisogna mettere insieme diverse considerazioni.
Intanto va detto che la Ragioneria Generale dello Stato, e lo stesso Ministero del Lavoro per bocca del sottosegretario Dell’Aringa, hanno più volte sottolineato che per adottare i due provvedimenti richiesti a viva voce dai sindacati e anche dalle forze politiche occorre una adeguata copertura finanziaria che allo stato attuale è difficile trovare.
Secondo i rumors delle ultime ore il premier Letta avrebbe comunque intenzione di portare in Consiglio un decreto sulla scuola anche per mantenere fede ai ripetuti annunci.
Il ministro Carrozza, per parte sua, sta promettendo interventi significativi in materia di università e ricerca.
Insomma, la situazione è piuttosto confusa e complicata e rispetto a una settimana addietro c’è una novità di rilievo: la proroga del blocco dei contratti pubblici sta focalizzando l’attenzione dei sindacati facendo passare in secondo piano altre questioni pur importanti.
L’ipotesi più probabile è che effettivamente un qualche provvedimento sulla scuola potrebbe esserci, ma quasi certamente si tratterà di misure poco costose (un po’ di assunzioni di insegnanti di sostegno, soluzione del “caso” concorso ds in Lombardia e poco altro).

Reginaldo Palermo

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Reginaldo Palermo

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