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Decreto scuola: fra gli emendamenti condivisi dalla maggioranza, la validità dell’anno in corso

C’è soddisfazione fra le fila della maggioranza per il percorso del decreto scuola.
Nel pomeriggio di giovedì, presso la Sala Stampa della Camera,  si è svolta una conferenza stampa durante la quale sono stati presentati diversi emendamenti al decreto scuola su cui esiste ampia convergenza fra le diverse forze politiche.
A darne conto è il parlamentare Gabriele Toccafondi di Italia Viva: “Siamo soddisfatti che con il decreto Scuola si sia invertita la rotta e, dopo 14 mesi in cui se n’è parlato solo per demolire l’alternanza scuola-lavoro, il ruolo dei dirigenti scolastici, svuotare il fondo sul merito, inserire le impronte digitali per i presidi, si torna a occuparsi di istruzione”.

Entrando nel merito degli emendamenti, Toccafondi sottolinea che “il concorso ordinario si farà con un percorso selettivo nel quale rientreranno anche coloro che stanno svolgendo il loro terzo anno di servizio nel corrente anno scolastico, chi sta conseguendo l’abilitazione sul sostegno e terminerà nei prossimi mesi”.
“Per coloro che sono di ruolo nelle scuole primarie e dell’infanzia statali –  afferma Toccafondi – si aggiunge la possibilità di accedere alla procedura abilitante. Salutiamo come un successo importante di Italia Viva che nel pacchetto di emendamenti di maggioranza ci sia la possibilità di abilitarsi anche per gli insegnanti in possesso degli stessi requisiti degli altri colleghi, che prestano servizio nella IeFP, i percorsi di istruzione e formazione regionali”.
“Non siamo invece soddisfatti – si rammarica il deputato di IV – del fatto che il decreto per questi insegnanti e quelli delle scuole paritarie preveda solo l’abilitazione, senza poter essere selezionati anche per l’assunzione nelle scuole statali. Sulla piena parità di trattamento Italia Viva ha presentato comunque propri emendamenti e spiegherà che i concorsi hanno il dovere di assumere i migliori a prescindere dal percorso di insegnamento fatto all’interno del sistema di istruzione nazionale che, lo ricordo, è unico e comprende anche queste scuole”.

Poche possibilità sembrano esserci invece per gli emendamenti proposti dal senatore della Lega Mario Pittoni che afferma però che le sue proposte di modifica sono ampiamente sostenute dalle stesso organizzazioni sindacali.
L’esame del decreto riprenderà la prossima settimana e dovrebbe concludersi nell’arco di pochi giorni perchè il 25 novembre il provvedimento dovrebbe approdare in aula per il voto definitivo previsto per fine mese. I tempi in effetti sono piuttosto stretti in quanto il decreto dovrà passare al Senato per essere convertito in legge entro il 29 dicembre.

Reginaldo Palermo

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