La segretaria Gissi si augura poi che “responsabilità e buon senso prevalgano, prima di tutto fra i ministri di questo governo, consentendo al decreto di andare in Gazzetta e quindi alle Camere”.
“Guai se il frutto di un lavoro condotto con serietà, equilibrio e intelligenza fosse buttato a mare – conclude la segretaria della Cisl Scuola – non si capisce chi potrebbe trarne vantaggio, certamente non i cinquantamila docenti interessati, ricacciati in una precarietà priva di prospettive, né la scuola, che ha un gran bisogno di stabilità dl lavoro per poter programmare e gestire più efficacemente la propria attività”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…