La Lega ha mal digerito il decreto legge sulla scuola approvato dal Consiglio dei ministri: reputa, in particolare fallimentare la decisione di includere i Pas abilitanti in un disegno di leggo tutto ancora da definire, ma con probabile esclusione totale del servizio, ai fini dell’accesso, svolto negli istituti paritari. E ritiene demagogica la presa di posizione del Governo contro l’intesa d’inizio agosto, approvata dal CdM con la formula del “salva intese”, perché ritenuta una sanatoria: anche quei concorsi riservati prevedevano prove e graduatorie di merito, dicono dal Carroccio, alla pari del decreto approvato il 10 ottobre.
Del “caso” ha parlato anche il leader leghista Matteo Salvini, schierandosi ancora una volta contro il M5S: l’ex vicepremier ha detto che nella Lega sono “pronti a scendere in piazza a difendere le decine di migliaia di insegnanti che questo Governo condanna alla precarietà a vita. Fioramonti si dimetta: il suo decreto è l’ennesimo tradimento dei grillini”.
“Berlusconi oggi ha detto che non viene, io ci sono”, ha sottolineato quindi Salvini commentando a Napoli la partecipazione di Forza Italia (ma la presenza di Berlusconi e’ in dubbio, ndr) alla manifestazione contro il governo Conte promossa dalla Lega per il 19 ottobre a Roma.
Chi difende il decreto attuale è invece il Pd: secondo Anna Ascani, viceministro all’Istruzione, quello approvato dal CdM “è davvero un primo passo importante per invertire la rotta rispetto al recente passato. Frutto di un accordo raggiunto anche con i sindacati, contiene rilevanti novità che mirano a migliorare il funzionamento delle nostre scuole e università”.
“Prima fra tutte – dice Ascani – l’assunzione di 24 mila docenti precari con una procedura straordinaria, da bandire contestualmente al concorso ordinario per altrettanti posti di insegnanti. Il messaggio è chiaro: il precariato nella scuola è un grande problema e da lì abbiamo deciso di partire. Saranno assunti nuovi dirigenti scolastici con un concorso per titoli ed esami organizzato su base regionale. Superato quindi il corso-concorso previsto dall’attuale normativa, che allungava i tempi: le scuole hanno bisogno di dirigenti già adesso”.
“È prevista – conclude Ascani – l’assunzione a tempo indeterminato di 59 nuovi dirigenti tecnici per superare la carenza di questi anni. Una figura importante, quella del dirigente tecnico, a cui il nostro sistema scolastico non può rinunciare. Vengono eliminate le disposizioni per la rilevazione biometrica degli accessi a scuola per i dirigenti scolastici, unici tra il personale della scuola per i quali si era previsto tale controllo. La scuola è il luogo della fiducia e i nostri dirigenti svolgono un ruolo prezioso e di grande responsabilità”.
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