Egregio Presidente Sergio Mattarella,
siamo un gruppo di docenti delle scuole paritarie, con servizio misto e degli Iefp.
Le scriviamo in merito al prossimo concorso straordinario, c.d. salva precari, previsto dalla legge 150/2019 di conversione del dl 126/2019. In particolare vorremmo sensibilizzarLa sul fatto che, stando a ben informate fonti giornalistiche e ad alcune dichiarazioni dello stesso Ministro Azzolina, il prossimo bando di concorso, attuativo del disposto legislativo, riguarderà esclusivamente i docenti statali sia per l’immissione in ruolo sia per l’abilitazione, nulla invece prevedendo in merito al concorso abilitante per i docenti con servizio nella scuola paritaria, Iefp o servizio misto. Questo nonostante la citata legge stabilisca all’art. 1 comma 7 che “e’ altresì ammesso a partecipare alla procedura straordinaria, unicamente ai fini dell’abilitazione all’insegnamento, chi è in possesso del requisito di cui al comma 5, lettera a) tramite servizio prestato presso le scuole paritarie del sistema nazionale di istruzione”.
Se così davvero fosse, ancora una volta si verificherebbe una grave discriminazione nei nostri confronti, perpetrata dal Miur, che, in spregio a quanto espressamente previsto dal legislatore, dimostra di perseguire un percorso alternativo tutto suo ed autoreferenziale.
I nostri timori sono suffragati dal fatto che, in questi giorni, è stata pubblicata la bozza del bando straordinario su vari siti online (es. orizzonte scuola) e tale bozza non include le nostre categorie di docenti a partecipare ai soli fini abilitativi al concorso, sia che abbiano servizio nelle scuole paritarie sia che abbiano servizio misto, quest’ultimo da intendersi svolto sia nella scuola statale che in quella paritaria. Tale bozza è stata presentata al C.S.P.I per riceverne il necessario parere non vincolante.
Egregio Presidente, il nostro è un appello affinchè, nella Sua qualità di garante della Costituzione, voglia vigilare sull’operato del Governo, ed in particolare del Ministero competente, in modo tale che si dia piena attuazione alla legge 150/2019: cosi da pubblicare sin da subito il bando di concorso straordinario che ci riguarda, o quantomeno rendere noto con certezza il termine entro il quale sarà pubblicato tale bando.
Siamo certi, Presidente, che come già accaduto lo scorso ottobre, saprà fare in modo che vengano tutelati i nostri diritti di cittadini e lavoratori, nati e vissuti sotto la bandiera della democrazia e di una Repubblica che rimuove tutti gli ostacoli all’effettiva applicazione di tali diritti. Anche se avremmo già potuto appellarci alla parità scolastica, avendo gli stessi requisiti con cui i nostri predecessori hanno concorso per il ruolo nei passati sistemi di reclutamento (legge sulla parità scolastica L.10 marzo 2000, n.62), alla luce di questi nuovi accadimenti, chiediamo con forza di non escluderci ancora una volta dalle procedure concorsuali.
Siamo certi che saprà cogliere la fondatezza delle nostre rivendicazioni. Qualora però il Miur si dimostrasse nuovamente sordo ed indifferente alle nostre richieste, troveremo il modo di tutelarci presso le competenti sedi giurisdizionali italiane ed europee.
Nel ringraziarLa infinitamente, porgiamo i nostri migliori saluti
Annamaria Iacoviello
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