Politica scolastica

Decreto scuola: M5S contro Bussetti, ma è scontro interno allo stesso Movimento

Il comunicato stampa del M5S della serata di sabato, reso pubblico anche attraverso le pagine FB di Lucia Azzolina, Bianca Granato, Vittoria Casa, Marco Bella, Loredana Russo e Salvatore Giuliano ha dato il via ad un caso politico di cui è difficile, in questo momento, valutare la portata.
Le pagine FB del sottosegretario e dei parlamentari sono state prese d’assalto fin da subito e nelle prime ore della mattina di domenica si contano non meno di 1.500 commenti di ogni genere.
Molti si dichiarano d’accordo con quanto sottolineato nel documento e il consenso viene sintetizzato spesso con un commento lapidario: “Basta sanatorie!”
Ma ci sono anche molti commenti critici: c’è per esempio chi sostiene che il comunicato potrebbe mettere in difficoltà il presidente Giuseppe Conte che il 24 aprile aveva siglato un accordo con i sindacati e c’è anche ci ricorda che la Corte europea ha nuovamente ribadito la necessità di garantire la stabilizzazione dei precari con almeno 36 mesi di servizio.
Qualcuno arriva anche a osservare che chi del M5S non è d’accordo con PAS, concorsi riservati e altre operazioni tese a stabilizzare i precari “ope legis” non ha altro da fare che dimettersi e votare contro quando sarà il momento.

E’ scontro anche dentro il M5S

Ma la situazione è davvero complicata perchè sembra che il comunicato diramato nella serata di sabato non sia stato condiviso fra tutte le componenti del Movimento.
Dura la presa di posizione della deputata Flora Frate che sul proprio profilo FB scrive: “Prendo atto di un comunicato stampa, a nome dei parlamentari M5S, in merito al decreto scuola del Ministro Bussetti. Non posso esimermi dal prenderne formalmente le distanze, non avendone avuto lettura preventiva nè richiesta di adesione”.
“Rispetto le posizioni individuali – aggiunge Frate – ma escludo che qualcuno possa ergersi a sintesi di un gruppo parlamentare che ha sensibilità e storie differenti. Trovo grave il tentativo di delegittimare il Presidente del Consiglio Conte e l’intesa raggiunta lo scorso giugno. Un passo indietro sarebbe fatale, con le dovute conseguenze politiche. Di cui qualcuno sarà chiamato a rispondere”.
Per la verità a proposito della presa di posizione di Flora Frate qualcuno ricorda però che la deputata è docente di terza fascia ed è quindi palesemente in una situazione di conflitto di interessi.
E’ molto probabile che nel corso della giornata il caso possa ulteriormente complicarsi e che l’approvazione del decreto scuola da parte del Governo si allontani sempre di più.

Reginaldo Palermo

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