L’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori è scesa nuovamente in piazza, in piena estate, il 7 agosto a Montecitorio, in risposta all’approvazione “Salvo Intese” dell’accordo siglato l’11 giugno tra Governo e Sindacati ma fortemente osteggiato da alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle. La manifestazione dal titolo provocatorio “Voi in Vacanza, Noi Docenti Precari Disoccupati in Piazza!” ha visto la folta partecipazione di docenti di ruolo e precari di Terza Fascia contro le discriminazioni della politica e per la stabilizzazione di chi ha all’attivo almeno 3 annualità di servizio, per la difesa del diritto alla mobilità professionale per tutti i docenti di ruolo “ingabbiati”, per chiedere a gran voce una soluzione volta alla stabilizzazione di chi ha esperienza sul sostegno e per affermare che il PAS non è e non deve essere una misura straordinaria bensì una provvedimento Speciale che per decisione del Consiglio di Stato nel 2015 aperto a chi ha 360 giorni di servizio, ed infine tempo pieno e potenziamento al Sud per le Gae infanzia e Sezioni primavera.
Durante l’assemblea in piazza più volte il professor Pasquale Vespa, presidente di AnDDL e Coordinatore UIL Scuola Precari, ed i partecipanti al sint-in, hanno rimarcato la mission dell’Associazione Docenti per i Diritti dei Lavoratori: unire e non dividere i Lavoratori, in contrapposizione con quella politica volgare che non fa altro che alimentare ad arte divisioni e contrapposizioni.
“No alle discriminazioni”, è stato il focus della mobilitazione che ha visto insieme i “Disoccupati di Stato”, ovvero i docenti precari assunti a settembre e licenziati a giugno e i docenti di ruolo di Infanzia e Primaria “ingabbiati” per i quali non è previsto il diritto alla progressione di carriera. “Questi docenti – ha sottolineato il presidente Pasquale Vespa – continuano ad essere discriminati nelle decisioni del Ministero riservando loro un trattamento differente rispetto ai colleghi della secondaria. Questi lavoratori non chiedono altro che un PAS in subordine ai precari per vedersi riconosciuti il diritto ad abilitarsi su altre classi di concorso previste per il loro titolo di studio”.
“Una disparità di trattamento – sottolinea il Presidente Pasquale Vespa – cui da sempre sono soggetti i docenti di ruolo ingabbiati, soprattutto quelli di infanzia e primaria, a cui è stato vietato l’accesso ai concorsi ordinari, finora banditi, ed ai percorsi abilitanti, atti a conseguire l’abilitazione per la scuola secondaria e quindi indispensabile per la regolare progressione di carriera, presente in tutte le amministrazioni statali”.
Pur sotto il caldo sole di agosto, i docenti sono accorsi in gran numero ed hanno “messo in piazza” le loro richieste e denunciato la mancanza di ascolto da parte del Governo del Cambiamento. “Tante parole e ancora assenza di fatti”, è la considerazione dei partecipanti alla giornata di lotta.
Solidarietà e sostegno è arrivato dai Parlamentari di Fratelli d’Italia, partito guidato da Giorgia Meloni, con gli interventi dei parlamentari Ellas Bucalo, Wanda Ferri e Federico Mollicone, e del senatore della Lega Mario Pittoni, presidente della VII Commissione Cultura del Senato. Nel suo intervento l’onorevole Ellas Bucalo ha sottolineato lo status dei docenti precari, quali lavoratori usati dal governo, richiamato per la seconda volta dalla Commissione europea per abuso di cotratti a termine e discriminazioni.
Ascolto da parte del senatore Mario Pittoni che ha auspicato la realizzazione del punto 22 del Contratto di Governo, che mette nero su bianco l’impegno della compagine giallo-verde per una giusta stabilizzazione dei precari. Una stabilizzazione che non avverrà con una prova computer based selettiva, per la quale il Presidente Vespa ha chiesto una batteria di test a scelta multipla da rendere pubblica in tempo utile per il concorso come è consuetudine in tutte le selezioni della Pubblica Amministrazione. Sollecitato dal professor Vespa e dai manifestanti, il senatore Pittoni ha espresso la volontà di inserire alcuni emendamenti – proposti da AnDDL – all’interno del decreto scuola, approvato martedì scorso dal Consiglio dei Ministri. In particolare l’accesso al Pas per gli ingabbiati e l’estensione da 8 a 12 anni del limite per il computo delle annualità di servizio previste per la partecipazione al PAS e al concorso straordinario. Attenzione della politica e dei sindacati per l’esperienza svolta nel progetto “Diritti a Scuola”.
Numerosi gli interventi dei docenti che, attraverso le esperienze personali, hanno denunciato le criticità del sistema scolastico, e la prassi del “terno al lotto dei ricorsi” che favoriscono pochi eletti a discapito di chi può vantare esperienza e titoli ma non la fortuna di trovare sul suo percorso il giudizio favorevole di un Tribunale. Docenti precari e ingabbiati di infanzia primaria si sono dati appuntamento a settembre per una prossima manifestazione, qualora il governo si dimostri sordo alle istanze presentate.
Pasquale Vespa
Presidente Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori e coordinatore UIL Scuola Precari
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