Il Senatore Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega, fa presente che in merito alle proposte di emendamento al Decreto Scuola, presentate nelle Commissioni, si registra una capziosa e strumentale ostilità da parte degli esponenti della maggioranza parlamentare. Pittoni ritiene che gli emendamenti presentati dalla Lega sono proposte di buon senso, per cui verranno ripresentate direttamente in Aula.
Decreto scuola, emendamenti Lega osteggiati
Tutti i nostri emendamenti al decreto Scuola presentati in commissione alla Camera (escluso ovviamente l’unico approvato, che per l’accesso al concorso straordinario considera anche l’ANNO IN CORSO estendendo pure il periodo valutato) saranno riproposti in Aula». Lo annuncia il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega. «Sconcertanti – spiega Pittoni – i no della maggioranza M5S-PD a proposte assolutamente praticabili e risolutive per parecchie criticità legate al precariato e non solo.
Criticità esposte dal responsabile scuola Lega
1) Sui DSGA FACENTI FUNZIONE viene aperto (copiando l’emendamento della Lega) il concorso straordinario ai non laureati, ma poi si allunga del 30% le graduatorie di merito dell’ordinario, allontanando ulteriormente l’attribuzione dei posti ai vincitori della procedura speciale che, in base a una scelta scellerata della maggioranza M5S-PD, è in subordine rispetto alle graduatorie di merito dell’ordinario, di fatto escludendo dalla stabilizzazione proprio gli esperti.
2) Recuperare il 50% dei posti liberati da QUOTA 100 per la mobilità senza assegnarli all’organico 2020/2021, com’è intenzionata a fare la maggioranza M5S-PD, andrebbe a ridisegnare totalmente la mobilità 2019/20, con conseguenze destabilizzanti a livello dell’algoritmo 2016. Se per le nomine in ruolo si intende invece utilizzare solo il 50% di tali posti lasciando il resto alla mobilità 2020/21, sarà un provvedimento inutile, poiché la prassi contrattuale già prevede che vadano ripartiti al 50% tra nomine in ruolo e mobilità.
3) Trasformare le GRADUATORIE DI ISTITUTO IN PROVINCIALI, come previsto dalla maggioranza M5S-PD, costringerà molte scuole a interpelli chilometrici per coprire un solo posto, bloccando il meccanismo delle chiamate per la copertura delle supplenze. Un sistema del genere nelle grandi realtà metropolitane, dove il numero di interpelli giornalieri supera facilmente il centinaio, richiede un’efficienza del sistema informativo (che deve aggiornare sull’occupabilità in tempo reale) ancora lontana e un funzionamento altrettanto esemplare degli uffici amministrativi spesso invece sottodimensionati, privi di risorse adeguate e a volte pure senza direttore dei servizi.
4) L’ammissione ai concorsi ordinari degli iscritti e frequentanti il corso di specializzazione per l’insegnamento di sostegno, è già oggi comunemente attuata direttamente in via amministrativa, non trattandosi di requisito avente valore di titolo di studio, ma solo di specializzazione professionale. Pertanto l’emendamento al riguardo voluto dalla maggioranza M5S-PD è semplicemente inutile.
5) Pur sollecitata a gran voce dai diretti interessati, continua a essere ignorata dalla maggioranza M5S-PD la nostra proposta di un nuovo PERCORSO ABILITANTE (PAS), nonostante sia formativo (come chiede l’Europa), selettivo e a costo zero per lo Stato.
6) Il fuoco di sbarramento di M5S e PD contro il PAS, mette in difficoltà non solo la terza fascia, ma anche i dottori di ricerca (esclusi) e i cosiddetti “INGABBIATI”, costringendo professionisti a una prova selettiva per saggiarne le capacità disciplinari (già dimostrate dal possesso del titolo di studio specifico), esonerandoli invece dalla formazione pedagogico-metodologica, fondamentale per garantire adeguati standard qualitativi.
7) L’emendamento della maggioranza M5S-PD sul CONCORSO PER INSEGNANTI DI RELIGIONE non contempla la stabilizzazione di coloro che insegnano religione da oltre un quinquennio, anche se in possesso di tutti i requisiti. Offre solo una quota di riserva nel concorso ordinario. Di conseguenza molti di loro resteranno fuori dal ruolo. Tali docenti reclamano da tempo una procedura speciale, come avvenuto per i loro colleghi abilitati della scuola secondaria, (con il FIT transitorio ex art. 17 decr.leg.vo 59/2017), abilitati della scuola primaria e dell’infanzia (con il concorso straordinario ex art. 4 del decreto Dignità del 2018) e anche per i non abilitati della secondaria, in base all’art. 1 del decreto legge 126/2019 in fase di conversione. L’emendamento della Lega (al momento stoppato dalla maggioranza M5S-PD) prevede il giusto recupero degli idonei del concorso 2004, con due procedure parallele e distinte che vengono incontro sia a coloro che esercitano da anni la funzione docente che ai giovani laureati.
8) La maggioranza M5S-PD ha respinto l’emendamento della Lega per attivare “PERCORSI SPECIALIZZAZIONE SOSTEGNO”.
9) La maggioranza M5S-PD ha respinto l’emendamento della Lega sul “RECUPERO POSTI QUOTA 100”.
10) La maggioranza M5S-PD ha respinto l’emendamento della Lega per lo “SLITTAMENTO PERCENTUALI TRANSITORIO SECONDARIA”.
11) La maggioranza M5S-PD ha respinto l’emendamento della Lega per la “RIMODULAZIONE VINCOLO PERMANENZA”.
12) La maggioranza M5S-PD ha respinto l’emendamento della Lega per lo “STRAORDINARIO BIS DM”.
13) Incomprensibile la motivazione di “estraneità” con cui sono stati dichiarati inammissibili gli emendamenti relativi ai CONCORSI A POSTI DI DIRIGENTE SCOLASTICO, dal momento che il decreto legge 126/2019 – in fase di conversione – riporta uno specifico articolo in materia, l’art. 2, che al comma 1 prevede una sostanziale modifica del sistema di reclutamento concorsuale dei dirigenti scolastici