Politica scolastica

Decreto scuola, posta la fiducia su testo senza modifiche: si vota il 19 dicembre

Oggi, 18 dicembre, il Governo ha posto la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti, del testo licenziato dalla Camera, del ddl n. 1633, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, sul reclutamento del personale scolastico.

Le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia e la votazione nominale con appello sono previste giovedì 19 dicembre, dalle 9,30.

Come già anticipato in un articolo di ieri, tutte le proposte di modifica sono state respinte, il testo dunque non ha subito cambiamenti rispetto quello approvato il 3 dicembre scorso.

Delle abilitazioni non c’è traccia

Così si è espressa in merito la FLC CGIL: “Molti gli elementi positivi del Decreto, che la nostra organizzazione ha contribuito a migliorare con gli emendamenti che ha proposto e sostenuto, ma il Ministro ha assunto con i sindacati un impegno, rispetto al quale ci aspettiamo una convocazione.

Abbiamo dato fiducia a Fioramonti siglando l’Intesa e per raggiungere quell’accordo abbiamo mediato rispetto alle nostre richieste di partenza perché ci è stato assicurato che saremmo stati coinvolti nella stesura di un disegno di legge sulle abilitazioni collegato alla Legge di Bilancio di cui, ad oggi, non c’è traccia.

La partita delle abilitazioni costituisce per la FLC CGIL un punto irrinunciabile di quell’accordo.

Ci sono più di 60 mila docenti che hanno diritto ad accedere alla formazione abilitante, poiché da più di 6 anni il sistema di reclutamento ha impedito loro qualsiasi accesso all’abilitazione e alla stabilizzazione. Formare quei docenti con percorsi di qualità e abilitarli ha un valore per i lavoratori e per la scuola tutta”.

Sindacati sul piede di guerra

Nella giornata di domani, 19 dicembre, alle ore 17 si svolgerà un incontro al MIUR riguardante le procedure di raffreddamento e di conciliazione, al fine di verificare se ci sono dei margini per sospendere lo stato di agitazione nel comparto Istruzione e Ricerca oppure andare verso lo sciopero.

Ricordiamo, infatti, che le organizzazioni sindacali FLC CGIL, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e FGU Gilda Unams, con nota del 16 dicembre 2019, hanno comunicato di aver proclamato lo “stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca”, con astensione da ogni attività aggiuntiva di tutto il personale della scuola, docente ed ata (in particolare, per gli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA, sarà consegnata ai dirigenti scolastici la rinuncia all’incarico superiore), del personale delle Università, degli Enti di Ricerca e dell’Afam” con conseguente richiesta “nelle more dell’apertura di tavoli di trattativa, relativamente alle tematiche del precariato e dei facenti funzione DSGA” che sia esperito il tentativo di conciliazione con la convocazione dell’apposito Organismo costituito ai sensi del D.M. 127/2000.

Lara La Gatta

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024