Il DL 71/2024, decreto recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca, denominato “decreto scuola”, è stato approvato dal Senato.
Con 98 voti a favore, 70 contrari e un astenuto, nel pomeriggio di ieri, 23 luglio, il Senato ha confermato la fiducia al Governo, approvando definitivamente la conversione in legge del decreto 71 contenente disposizioni urgenti su sport, sostegno agli alunni con disabilità, avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e norme su università e ricerca.
La scorsa settimana la Camera, con 185 voti favorevoli e 109 contrari, ha votato la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 31 maggio 2024, n. 71, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca (C. 1902-A).
Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio, ed è in vigore dal 1° giugno. La prima audizione in Commissione Cultura alla Camera è stata svolta lo scorso 13 giugno.
Gli articoli che riguardano la scuola hanno a che fare con la specializzazione dei docenti di sostegno presso Indire, la conferma di questi docenti da parte delle famiglie per garantire la continuità scolastica, le abilitazioni all’estero, la formazione per insegnare a studenti stranieri e la valutazione dei dirigenti scolastici.
Il provvedimento sull’introduzione del docente per stranieri, prevede la presenza, del suddetto insegnante, nelle classi con un numero di alunni stranieri pari o superiore al 20%. L’obiettivo è garantire, attraverso la conoscenza della lingua italiana, una reale uguaglianza tra tutti gli studenti e combattere la dispersione scolastica. La nuova figura, adeguatamente formata, dovrebbe entrare a regime nell’anno scolastico 2025/2026, considerando in ogni caso che le scuole nell’ambito della loro autonomia possono organizzare corsi aggiuntivi extracurricolari di potenziamento.
Fra le novità presenti nel decreto assume rilevanza la volontà del Governo di garantire la continuità didattica ai ragazzi disabili, anche nel caso di docenti non di ruolo. La condizione fondamentale è che sia la famiglia a richiedere la conferma del docente che ha seguito il figlio/a disabile l’anno precedente.
Il decreto prevede l’attivazione di alcuni percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno “alternativi” rispetto al Tirocinio Formativo Attivo, il Tfa, erogato dalle Università ogni anno.
I percorsi che saranno attivati sono due: uno dedicato chi ha anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato chi è in possesso di titoli esteri.
Fra le novità previste, al fine di valorizzare ancora di più la figura del dirigente scolastico, anche a livello economico, è introdotto un nuovo modello di valutazione volto a verificare la loro attività su dei parametri meritevoli secondo dei modelli indicati per tutta la pubblica amministrazione. I parametri saranno predisposti al fine di garantire un’oggettiva e trasparente valutazione delle performance individuali, sulla base di obiettivi definiti e misurabili e in relazione al raggiungimento degli stessi, sarà riconosciuta la retribuzione di risultato. Fermo restante che la suddetta valutazione sarà disciplinata da un successivo decreto del Ministro
Inoltre, durante l’iter di conversione in legge sono stati approvati alcuni emendamenti.
L’emendamento prevede la modifica delle norme che oggi definiscono i compiti dell’Indire al quale viene ufficialmente assegnato il compito di organizzare i corsi per il conseguimento della specializzazione per il sostegno didattico. L’Indire verrà, in sostanza, commissariato, con alla guida un commissario straordinario.
Una novità riguarda il punteggio minimo necessario per superare sia la prova scritta che quella orale del prossimo concorso docenti: questo rimane invariato a 70 su 100. Tuttavia, il nuovo emendamento introduce una soglia di sbarramento che limiterà il numero degli ammessi al triplo dei posti disponibili per ogni regione, classe di concorso e posizione.
Un ulteriore emendamento estende il termine per le immissioni in ruolo derivanti dalle graduatorie del concorso in corso fino al 31 dicembre 2024. Questo è necessario poiché, a causa dell’elevato numero di ammessi all’orale (oltre l’80%), le commissioni stanno ancora completando le procedure di valutazione.
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