Decreto Scuola, slitta ancora l’arrivo in Aula

I tempi per l’approvazione del D.L. scuola si allungano. L’Aula della Camera li avrebbe dovuti esaminare martedì 22 ottobre. Poi la data è slittata di un paio di giorni, a giovedì 24. Ora, Giancarlo Galan (Pdl) , presidente della commissione Cultura di Montecitorio, ha chiesto uno spostamento ulteriore in avanti. Quel che preoccupa è che la discussione è posticipata a data da destinarsi. Un differimento dell’inizio dell’esame del testo non previsto, che Galan ha giustificato “in considerazione dell’ingente numero di emendamenti presentati”. La Commissione Cultura della Camera, in pratica, chiede più tempo.
Anche perché per motivare le tante bocciature delle richieste di modifiche al decreto bisogna esaminare a fondo le carte. Il rischio ricorsi (a riammettere la discussione dei provvedimenti) è dietro l’angolo. Con il risultato di rendere ancora più difficoltosa la conclusione dell’iter che porta gli emendamenti all’esame dell’Aula.
Quanto sta accadendo  a quelli dell’Anief è davvero significativo. “La VII Commissione – ha scritto l’associazione sindacale il 18 ottobre – vota l’emendamento del PD 12.11 sull’accordo in Conferenza unificata per i criteri di determinazione degli organici dei dirigenti-dsga e reputa assorbiti gli emendamenti 12.3/12.9 che avrebbero salvato le scuole montane o nelle piccole isole. Respinto anche il ripristino dell’autonomia cancellata a 1.700 scuole da una norma (art. 19, c. 4, L. 111/11) a sua volta cancellata dall’ordinamento (sentenza n. 147/12 Consulta)”.
Poi ci sono i restanti emendamenti, ancora da esaminare: quelli “per personale scolastico e AFAM (artt. 15 e 17) in votazione la prossima settimana”. E quelli che, seppure in casi davvero particolari, la Camera potrebbe anche recuperare. Non a caso, sempre l’Anief “chiede ai parlamentari di presentare in Aula emendamento riformulato su inserimento in Gae di abilitati TFA e idonei Concorso”.
Insomma, la linea prevalente rimane quella di modificare il decreto il meno possibile, in molti casi per mancanza di copertura finanziaria delle modifiche richieste. Ora però si fa largo anche un altro rischio: che alla fine il testo arrivi a Montecitorio blindato.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Giorgia Meloni in Lituania, il siparietto: “Cito spesso ‘Il Signore degli Anelli’ ma non è l’unico libro che ho letto, giuro”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…

23/12/2024

Sicilia Express, 29 euro anziché 200 per tornare casa per Natale. Un precario: l’ho saputo grazie ad un influencer

Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…

23/12/2024

Susanna Tamaro: “C’è da fare un bel lavoro nelle scuole. Bisogna tornare all’alfabetizzazione, scrivere a mano”

La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…

23/12/2024

Piattaforma concorsi e procedure selettive, si utilizza per presentare le domande per i concorsi scuola: come accedere e quali istanze sono aperte

In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…

23/12/2024

Roberto Colletti, docente nella scuola secondaria 21 anni: “Tanti mi scambiano per un allievo” – INTERVISTA

Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…

23/12/2024

Concorso docenti Pnrr 2, bando in scadenza il 30 dicembre: come fare domanda? – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

23/12/2024