Politica scolastica

Decreto scuola, può slittare la firma del presidente Mattarella: ecco perché

Nubi all’orizzonte sul decreto scuola? A poco meno di due settimane dal via libera da parte del governo, il provvedimento non è stato ancora firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Giorno dopo giorno, dunque, cresce l’attesa per la pubblicazione e anche la preoccupazione per la fine del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri.

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Secondo le ultime indiscrezioni raccolte dalla Tecnica della Scuola, sarebbero sorti alcuni problemi per quanto riguarda il concorso straordinario per Dsga (senza la cui esperienza la struttura amministrativa della scuola rischia il collasso), inserito proprio nell’ultimissima versione e su cui i sindacati promettano di alzare le barricate qualora venisse meno prima della sua pubblicazione in GU.

Il concorso – lo ricordiamo – sarebbe riservato al personale amministrativo che abbia svolto la funzione di DSGA per almeno tre anni nei precedenti otto

Ci sarebbe, però, anche battaglia riguardante la validità del servizio svolto presso le scuole paritarie (al momento escluse dal provvedimento).

Possibile, dunque, che prima della firma di Mattarella e della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto possa subire “un tagliando”, ma valutazioni sono ancora in corso e tutto può ancora succedere.

Dalla data di pubblicazione fino alla conversione in legge, poi c’è tempo due mesi e Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura al Senato e “padre” del primo provvedimento salva precari approvato dal governo M5S-Lega, “salvo intese” lo scorso 8 agosto, promette battaglia con una relazione e una decina di emendamenti già pronti.

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Andrea Carlino

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