Il cosiddetto decreto “Salvaprecari”, frutto di un accordo tra il Ministro Bussetti e le organizzazioni sindacali, è diventato una ulteriore occasione di scontro tra le due forze di maggioranza.
Ma vediamo di capire meglio i contenuti delle disposizioni che hanno provocando il contrasto. Il decreto riguarda ai precari della scuola secondaria di primo e di secondo grado con tre anni di insegnamento alle spalle nella scuola statale negli ultimi otto.
Essi saranno ammessi ad una procedura concorsuale riservata, da bandirsi entro il 2019, semplificata rispetto a quella ordinaria per in numero di 24 mila posti.
Gli aspiranti,dei tre anni prestati, devono averne almeno uno di servizio specifico nella materia per cui concorrono o per il sostegno.
Con il DL é previsto altresì l’accesso ai PAS , sarebbero coinvolti in questa procedura, a totale carico dei docenti, ben 55.000 docenti non abilitati.
Ai Pas sono ammessi i docenti che hanno tre anni comunque prestati nella scuola secondaria sia nella scuola statale sia in quella paritaria anche se non prestati nella specifica classe di concorso per cui si accede al PAS al fine di conseguire l’abitazione all’insegnamento.
Sono esentati dai tre anni i dottori di ricerca e coloro che avevono interrotto una precedente procedura abilitante per causa di forza maggiore (malattia, maternità).
Il punto è che, secondo il Movimento 5 stelle, il concorso riservato non sarebbe idoneo a garantire un ingresso qualificato nella professione e si connoterebbe come una disparità di trattamento rispetto a coloro che dovranno sostenere il concorso ordinario. C’è di più i 5 Stelle parlano di “solita sanatoria” concertata tra il Ministro e i sindacati (esemplificativi sono, in proposito, l’ intervento al Senato della Senatrice Bianca Laura Granato e l’intervista rilasciata al nostro giornale).
I 5 stelle vorrebbero che il concorso desse una maggiore garanzia di selezione in ingresso, intanto va detto che il decreto prevede anche di prorogare al 30 giugno la supplenza dei DM inseriti ancora con riserva T in Gae in caso di depennamento per sentenza di merito.
Il decreto legge dovrebbe essere pubblicato in G.U. il 28 agosto e, a quel punto, dovrebbe iniziare il percorso di conversione in legge; ma, a questo punto, bisogna capire se a fine agosto il Governo sarà ancora in carica.
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