Politica scolastica

Decreto scuola, via libera del governo. Il testo (ultima versione PDF)

Via libera da parte del Consiglio dei Ministri, nella riunione odierna, al decreto scuola, cioè il provvedimento contenente norme di “straordinaria necessità e urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”.

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Il testo rispecchia l’intesa siglata coi sindacati, siglata lo scorso 1° ottobre. Si tratta di misure che consentiranno di sbloccare complessivamente 60mila assunzioni nella scuola.

La prima tranche riguarderà 24mila professori precari con tre anni di servizio anche non continuativo, maturato tra il 2011 e il 2019. Entreranno in classe l’anno prossimo nelle secondarie di primo e secondo grado. Poi ci sarà il concorso ordinario che riguarderà quasi 25mila posti, sempre nelle scuole medie e superiori e i destinatari sono neolaureati o i precari che hanno partecipato al concorso straordinario e che già posseggano 24 Cfu necessari.

Poi ci sono da stabilizzare oltre 11mila addetti alle pulizie nelle scuole. misura che riguarda ex Lsu e 55 posti da dirigenti tecnici, sempre da prendere con relativo concorso.

Contrariamente alle ultime indiscrezioni c’è anche il concorso riservato per i Dsga facenti funzione, che, invece, era previsto nell’intesa firmata dai sindacati il 1° ottobre.

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Concorso straordinario per 24mila docenti

Spazio alla procedura straordinaria per immettere in ruolo già da settembre 2020, 24mila precari con almeno tre anni di servizio alle spalle.

Così sarà la selezione

Il concorso verrà bandito solamente per le Regioni, le classi di concorso e le tipologie di posti per le quali si prevedano posti vacanti negli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023.

Le assunzioni dei vincitori potranno continuare anche dopo il suddetto periodo, perché la graduatoria di merito è ad esaurimento.

I posti saranno suddivisi tra posti comuni e posti di sostegno. La selezione prevede una sola prova scritta computer base con quesiti a risposta multipla che viene superata con 7/10. Le graduatorie si basano sul voto della prova scritta e sui titoli, culturali e di servizio.

I 24mila vincitori entreranno in ruolo a settembre 2020. Scatta poi l’anno di prova che consentirà di acquisire i 24 Cfu con oneri a carico del Miur. A fine anno, basta una lezione simulata e si viene confermati in ruolo. La commissione di valutazione sarà composta da docenti della scuola, più un membro esterno.

Prevista inoltre la possibilità per chi ottiene 7/10, e non rientra nei 24mila vincitori, di potersi abilitare con la sola prova orale purché si acquisiscano i 24 Cfu e si stia insegnando con supplenza almeno fino al 30 giugno.

Possibilità di scegliere provincia diversa per accedere al ruolo

Per tamponare la “supplentite”, ecco norma che consente a vincitori e idonei dei concorsi 2016 e 2018 e docenti delle Gae di poter scegliere una regione/provincia diversa dove presentare domanda per accedere al ruolo. La stabilizzazione avverrà dopo lo scorrimento delle graduatorie del territorio in questione.

Stabilizzazione per più di 11mila addetti alle pulizie

Maxi assunzione a tempo indeterminato per 11.263 addetti alle pulizie. Gli ex Lsu, impegnati in attività di pulizia per almeno 10 anni, potranno essere statizzati a partire dal 1° gennaio purché abbiano la terza media e non abbiano precedenti penali specifici.

Vincolo di permanenza di cinque anni

Per tutti i nuovi ingressi di docenti si conferma il vincolo di permanenza di cinque anni nella sede di titolarità. Una misura che serve a garantire la continuità didattica.

Bonus merito anche per i precari

Il bonus merito verrà erogato anche a maestre e professori precari delle scuole statali, e non più solo ai docenti di ruolo. Dunque il riconoscimento sarà assegnato anche a coloro hanno contratti a termine fino al 30 giugno o il 31 agosto. Questo viene assegnato annualmente dal dirigente scolastico ai docenti più meritevoli.

Niente impronte digitali per i dirigenti scolastici.

Novità all’orizzonte anche per i dirigenti scolastici. Grazie alla cancellazione dell’obbligo dei controlli biometrici dal Garante per la privacy. Con i 17 milioni risparmiati verranno finanziati interventi di riqualificazione energetica nelle scuole.

Università, le Abilitazioni scientifiche durano 9 anni

Passa da sei a nove anni la validità delle Abilitazioni scientifiche nazionali. L’articolo 5 del decreto modifica quanto stabilito dalla Legge 240 del 2010.
Atenei e istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) sono ora esenti dall’obbligo di ricorrere al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa) per l’acquisto di beni e servizi destinati alla ricerca.

Stabilizzazioni per i precari degli Enti di ricerca

I precari degli enti di ricerca che hanno maturato anzianità di servizio con assegni di ricerca potranno essere stabilizzati dai rispettivi Enti.

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Andrea Carlino

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