Continua a destare molte perplessità la decisione del governo di legare l’andamento degli organici della scuola al tasso demografico e di assicurare nuove risorse attraverso i proventi dei giochi pubblici. Ieri, 13 marzo, le due novità sono state approvate alla Camera all’interno del decreto ‘semplificazioni’, che ha ricevuto prima la fiducia e poi il via libera finale dell’Aula. Il testo è oggi approdato Senato in seconda lettura e nelle votazioni a Palazzo Madama.
Per il comparto istruzione le novità prevedono che l’organico scolastico sarà fissato ogni tre anni “sulla base della previsione dell’andamento demografico” ma “nei limiti dei risparmi di spesa accertati” nel settore. E comunque i fondi verranno estrapolati da quelli destinati al merito.
Fumata nera, invece, per la stabilizzazione di 10mila precari nell’area del sostegno e del supporto ad alunni con bisogni speciali, come inizialmente approvato dalle commissioni di competenza. Il decreto prevede, inoltre, che il ministero dell’Economia entro 180 giorni verificherà “la possibilità di emanare misure in materia di giochi pubblici utili per assicurare maggiori entrate”. Le quali saranno tutte destinate all’attuazione dell’autonomia scolastica.
Il testo, ancora una volta è stato duramente contestato dai sindacati. Secondo Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola le decisioni prese alla Camera ci lasciano “profondamente delusi. Sull’organico dell’autonomia, che doveva essere il cuore del provvedimento, progressivi rimaneggiamenti hanno via via svuotato di riferimenti certi il testo, senza dare alla scuola le risposte chiare che attende”. Al leader della Cisl di comparto non va giù, in particolare, “la pretesa inquietante di ‘autofinanziare’ l’eventuale aumento di organico attingendo a risorse destinate alla valorizzazione del personale”. Scrima si rivolge quindi al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo: “ci convochi, come da tempo gli stiamo chiedendo, e ci dica che cosa intende concretamente fare sulle priorità che da mesi gli stiamo indicando: scatti, organici, assunzioni”.
Intanto l’esame finale il decreto ‘semplificazioni’ va avanti: entro il prossimo 9 aprile arriverà la votazione finale. E siccome non sono escluse nuove modifiche al provvedimento, dal governo potrebbe arrivare finalmente un segnale importante che tenga conto di queste istanze.