Mario Pittoni (Lega)
I tanti scontenti per i contenuti del decreto Sostegni bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, hanno un solo interlocutore a cui rivolgere le loro lamentele: il M5s. A pensarla così è il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Scuola della Lega e vicepresidente della commissione Cultura, che annuncia emendamenti su assunzioni da Gps e nuovi concorsi. E lancia un appello a tutte “le altre forze politiche per contenere i diktat del Movimento 5 Stelle, che hanno portato il sistema al disastro con l’anno scolastico 2020/21 avviato praticamente senza insegnanti e senza gli spazi necessari”.
Secondo il leghista, “sono trasversali delusione e sconcerto per gli interventi sulla scuola palesemente inadeguati presenti nel decreto Sostegni bis”.
Ecco perché Pittoni ritiene che le “altre forze politiche” si alleino così da “contenere i diktat del Movimento 5 Stelle, che hanno portato il sistema al disastro con l’anno scolastico 2020/21 avviato praticamente senza insegnanti e senza gli spazi necessari”.
Il senatore della Lega entra quindi nello specifico dei rilievi mossi a grillini: “Il “maxi-piano di assunzione per 70 mila docenti”, che comunque avrebbe rappresentato solo poco più della metà di quello che serve” ritiene che sia solo “una favola”, a causa della scarsità di candidati messi nelle condizioni di accettare l’immissione in ruolo.
Pittoni ricorda anche che “il 60 per cento delle già poche decine di migliaia di insegnanti precari ancora presenti nelle graduatorie di merito e in quelle ad esaurimento compresi gli idonei, è posizionato nel centro-sud-isole, dove notoriamente la disponibilità di posti scarseggia”.
C’è poi il problema dello “scarso numero di precari in posizione utile di prima fascia GPS”, sul quale pesa anche il vincolo dei tre anni minimi di supplenze svolte e contro il quale sono state avviate anche delle petizioni.
Il senatore leghista annuncia, quindi, gli emendamenti al decreto Sostegni bis che la Lega, forse non da sola, si appresta a presentare alle commissioni parlamentari (si parte con la V della Camera): “riguardano in particolare – dice Pittoni – l’estensione delle assunzioni in ruolo alla II^ fascia delle GPS (se possibile, anche alla I^ fascia senza tre anni di servizio), la sostituzione della prova disciplinare a conclusione del percorso di formazione con un test che valuti la preparazione didattico metodologica, la cancellazione del divieto per i bocciati al concorso ordinario di partecipare a quello successivo e lo sblocco delle assegnazioni provvisorie”.
Tutti punti sui quali si preannuncia battaglia: sinora, infatti, il Movimento 5 stelle si è sistematicamente opposto alla loro approvazione. Andrà così anche stavolta?
Stavolta, rispetto agli ultimi due esecutivi, a fare la differenza potrebbe essere la presenza nel governo di un alto numero di partiti. E quindi di posizioni diverse su come rispondere ai problemi crescenti del reclutamento scolastico e sulla mobilità del personale di ruolo.
Molto importante, se non decisivo, sarà comprendere dove si posizionerà il Partito Democratico.
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