Il Decreto Legge Sostegni Bis approdato in Gazzetta Ufficiale non piace ai sindacati della scuola. La delusione è tale che a poche ore di distanza dalla pubblicazione del provvedimento, i rappresentanti dei lavoratori hanno deciso di organizzare una manifestazione unitaria.
“Le cose anticipate da Bianchi erano chiare. Si è parlato di fatto di un percorso abilitante basato sulla formazione, noi su quello abbiamo siglato il Patto per la Scuola”, ci ha detto Francesco Sinopoli, segretario generale Flc-Cgil, durante la puntata odierna della Tecnica della Scuola Live.
Il testo va modificato
Presto, ha sottolineato Sinopoli, “andremo in piazza a rivendicare che il decreto venga modificato. C’è una responsabilità delle forze politiche. Abbiamo un impegno che va mantenuto a tradurre con confronti specifici 21 punti tra cui il reclutamento, il sistema di formazione permanente per tutto il personale della scuola, l’investimento sul tempo scuola, e altro”.
“Ma adesso – ha specificato il leader Flc-Cgil – abbiamo una priorità: noi pensiamo che quella intrapresa non sia la strada migliore per iniziare l’anno scolastico e andremo in piazza per dirlo”.
Assumere da seconda fascia Gps
Tra le rivendicazioni dei sindacati spicca l’allargamento delle assunzioni in ruolo anche dalla seconda fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze.
In caso contrario, ha detto sempre Sinopoli, trovando d’accordo il presidente Anp Antonello Giannelli, “l’anno prossimo ci troveremo ancora con oltre 200 mila posti a supplenza”.
La data della protesta verrà annunciata a breve. “Adesso bisogna muoversi”, ha detto in modo fermo il sindacalista.
Dove sono gli aumenti di stipendio?
Ma la contestazione non si limiterà ai problemi irrisolti del reclutamento: si allargherà “al rinnovo del contratto, perché nel Patto – ha specificato Sinopoli – c’è scritto che ci sono soldi in più ed è uno dei problemi principali quanto viene remunerata questa professione”.
Al momento, ricordiamo che i fondi destinati al personale scolastico non arrivano a coprire 100 euro lordi medi a dipendente: una cifra solo leggermente superiore agli 85 euro, sempre lordi, introdotti con l’ultimo aumento di contratto di tre anni fa.