Attualità

Decreto sostegni: decine di migliaia di assunzioni, ma nessun posto in più

In due densi e complessi articoli (il 58 e il 59) del decreto sostegni bis approvato nel pomeriggio dal Consiglio dei Ministri sono comprese diverse misure finalizzate alla ripartenza dei concorsi e a garantire le assunzioni necessarie per dare avvio in modo regolare al prossimo scolastico.

Il decreto prevede in sostanza che già prima di settembre si potranno immettere in ruolo i vincitori del concorso straordinario; altre assunzioni potranno essere fatte ricorrendo allo scorrimento delle graduatorie di merito di concorsi già conclusi in precedenza.
I posti che rimarranno ancora vacanti e disponibili al termine di questa fase potranno essere utilizzati per attribuire incarichi a tempo determinato ai docenti inseriti nella prima fascia delle GPS che abbiano però già svolto almeno tre anni di servizio nei dieci anni precedenti.
Questi insegnanti, per il 2021/22, saranno assunti appunto con un contratto a tempo determinato potendo però svolgere un anno di formazione e prova sul quale – al termine – si dovrà pronunciare il comitato di valutazione.
Successivamente dovranno partecipare ad una prova disciplinare che potrà considerarsi superata a condizione che il candidato  raggiunga una “soglia di idoneità” e che sarà valutata da una commissione esterna all’istituzione scolastica di servizio.
Il meccanismo appare molto delicato per svariate ragioni: non è chiaro per esempio chi e come dovrà definire la “soglia di idoneità” e, soprattutto, appare dubbio che al termine dell’anno scolastico 2021/22 si riescano a formare commissioni di valutazione esterne.
Ma, per il momento, si tratta solo di supposizioni e quindi – su questo aspetto – è bene fermarsi qui.
“In caso di positiva valutazione del percorso annuale di formazione e prova e di giudizio positivo della prova disciplinare – si legge testualmente nel decreto – il docente è assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2021”.

Se l’operazione dovesse andare in porto accadrebbe che una quota molto consistente dei più di 110mila posti in organico attualmente liberi verrebbe di fatto “prenotata” dagli insegnanti assunti a tempo determinato dal 1° settembre 2021 ma destinati in larga misura ad essere immessi in ruolo dal settembre 2022.

Sul provvedimento si è già espresso in modo nettamente negativo Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega e vicepresidente della Commissione Cultura del Senato.

Come prima cosa Pittoni osserva che “non c’è un solo posto aggiunto né per il sostegno né di tipologia comune” e aggiunge: “Il documento non prevede alcuna nuova procedura di assunzione in ruolo al 1 settembre: c’è solo lo scorrimento delle graduatorie di merito e una “strana” assunzione a tempo determinato (ancora una volta in spregio alla lettera e allo spirito delle indicazioni dell’Ue) che può portare al ruolo, ma solo una volta superata – al termine dell’anno scolastico – una specifica prova selettiva da tenere con una commissione esterna, che di fatto è un altro concorso straordinario”.

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Reginaldo Palermo

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