Con un emendamento al decreto-legge Sostegni-bis la Commissione Bilancio della Camera impone regole precise relativamente alla erogazione di contributi per le scuole paritarie.
Ne dà notizia la senatrice di Alternativa c’è Bianca Granato che così commenta: “E’ da molto tempo che avevo proposto questa misura sulla trasparenza negli istituti di goni ordine e grado, a partire da una mozione approvata in Senato lo scorso anno e da un disegno di legge ad hoc. Con i vari decreti-legge che si sono succeduti in epoca COVID ho provato a portare avanti questa battaglia, presentando sempre lo stesso emendamento ogni volta che ciò fosse possibile”.
L’emendamento prevede che le scuole paritarie dovranno pubblicare sul proprio sito una serie di informazioni, in mancanza delle quali il contributo non potrà essere erogato:
1) l’organizzazione interna (in particolare, l’articolazione degli uffici e l’organigramma);
2) i titolari di incarichi di collaborazione o consulenza, compresi gli estremi dell’atto di conferimento, curriculum vitae e compenso erogato;
3) il conto annuale del personale e delle relative spese sostenute, compresi i dati sulla dotazione organica, sul personale effettivamente in servizio e relativi costi, nonché i tassi di assenza;
4) i documenti e gli allegati del bilancio preventivo e del conto consuntivo;
5) le informazioni sui beni immobili e gli atti di gestione del patrimonio;
6) i dati relativi al personale in servizio con contratto di lavoro non a tempo indeterminato.
Per la verità questa regola vale solamente per i 50 milioni di contributi previsti dal 5° comma dell’articolo 58 del decreto legge Sostegni bis, tanto che Granato aggiunge: “Finalmente, un piccolo passo avanti è stato fatto: chiaramente mi auguro che, come per le scuole statali, i dati sulla trasparenza debbano essere pubblicati per le paritarie in ogni caso, e non solo in ipotesi particolari o speciali”.
Per il momento non risulta che siano stati approvati altri emendamenti significativi relativi agli articoli 58 e 59 sulla scuola.
Quindi, per ora, per quanto riguarda le assunzioni dalla prima e dalla seconda fascia delle GPS non cambia nulla rispetto al testo originario del decreto: assunzioni per docenti in prima fascia con tre anni di servizio, nessuna assunzione per tutti gli altri. Ma il confronto politico procede ininterrottamente.
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