L'Aula della Camera dei Deputati
Il rischio che il Decreto Sostegni bis venga approvato dalla Camera senza modifiche sostanziali, almeno per quanto riguarda i due articoli relativi alla scuola (58 e 59), è sempre più forte.
Vediamo perché.
Intanto va detto che a tutt’oggi la Commissione Bilancio ha esaminato una minima parte del provvedimento (in pratica alcuni articoli su un totale di più di 80).
La prossima settimana si lavorerà solamente due giorni, martedì 6 e mercoledì 7 e quindi non si andrà molto avanti.
Il grosso del lavoro verrà dunque fatto nella settimana successiva, a partire dal 13 luglio.
A questo punto si presenterà però un altro problema: la Camera dovrà chiudere l’esame del provvedimento con relativo voto in aula non più tardi del 20-21 luglio in quanto il decreto dovrà essere convertito definitivamente in legge dal Senato entro il 25.
E’ altamente improbabile che la Commissione Bilancio riesca ad esaminare tutti gli articoli in tempo utile per consentire di portare il provvedimento in aula dopo una votazione su tutti gli emendamenti.
E così, inevitabilmente, accadrà che si andrà in aula senza che il decreto sia stato esaminato tutto; a norma di regolamento, a quel punto tutti gli emendamenti presentati (ed eventualmente votati) saranno di fatto azzerati, il Governo presenterà un proprio maxi-emendamento e chiederà il voto di fiducia.
A meno di improbabili colpi di scena lo scenario potrebbe essere questo e quindi molto difficilmente i due articoli relativi alla scuola saranno modificati in modo sostanziale.
L’unica modifica quasi sicura potrebbe essere quella sulla impossibilità di partecipare al concorso successivo in caso di mancato superamento di quello precedente.
Probabilmente potrebbe esserci anche un ampliamento della platea dei precari da immettere in ruolo con modalità ancora da definire.
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