Il decreto sostegni approvato dal Governo il 19 marzo è “un segnale importante di discontinuità e di concreta attenzione alla scuola”: è la posizione della Cisl Scuola di Maddalena Gissi che sottolinea anche che le risorse assegnate alla scuola con questo provvedimento rappresentano “un segnale apprezzabile di concreta attenzione che va nella direzione da noi auspicata, sia rispetto all’esigenza di assicurare una frequenza in sicurezza delle attività, sia per quanto riguarda la questione degli interventi di recupero”.
“I 150 milioni per incrementare le spese di funzionamento – scrive il sindacato – serviranno per l’acquisto di dispositivi, ma soprattutto per azioni di supporto al contact tracing, da noi più volte segnalato come presupposto indispensabile per una strategia efficace di contenimento dei contagi”.
Ma l’aspetto più rilevante del decreto riguarda secondo la Cisl Scuola il potenziamento dell’offerta formativa.
Il decreto, infatti, stanzia 150 milioni di euro per attività e iniziative educative e didattiche da realizzare in modo da costruire un “ponte“ fra la fine di questo anno scolastico e l’avvio del prossimo.
Commenta Cisl Scuola: “Saranno le scuole, nella loro autonomia e sulla base delle esigenze direttamente e concretamente rilevate, a realizzare le attività necessarie. Non più solo parole, ma 150 milioni di euro che il ministro dovrà assegnare alle scuole entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto legge”.
“Non è una questione di poco conto – conclude Gissi – se pensiamo che per i recuperi degli apprendimenti il precedente governo aveva reso disponibili col DL 22/2020 solo parte dei risparmi degli esami di stato dello scorso anno (circa 12 milioni, peraltro non ancora assegnati) e poco più di 5 milioni con la legge di bilancio. La discontinuità stavolta è di tutta evidenza e ne prendiamo atto con soddisfazione”.
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