A dare un’occhiata alle misure approvate, i provvedimenti più importanti non hanno trovato soluzione, anzi hanno peggiorato la condizione dei supplenti, i quali si ritrovano con un piano triennale di assunzioni, tanto sbandierato, ma che continua ad essere indefinito nei numeri. Compare anche un provvedimento per le tanto criticate pluriclassi, cioè classi di piccole scuole che vedono raggruppati, secondo il solo criterio economico del numero, bambini di diverse fasce d’età, con tutte le difficoltà che esse comportano: nel Decreto viene previsto un punteggio aggiuntivo per coloro che lavorano continuativamente in pluriclassi in zone disagiate (i criteri saranno definiti dal Miur). Torna, dunque, lo spettro del punteggio di montagna, che farà diventare le pluriclassi un obiettivo per tutti i precari in cerca di punti e un ulteriore motivo di scontro.
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