La delega sul sostegno alla L.107/15 prevede una preparazione specifica sulle singole disabilità, che necessita di interventi formativi specifici.
Niente ripensamenti, quindi, almeno su questo versante, sul decreto legislativo 378 che contiene le nuove norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità: a farlo sapere è stato Davide Faraone, sottosegretario alla Salute, a margine della conferenza stampa della Fondazione Italiana per l’Autismo (Fia), tenutasi il 15 febbraio presso il ministero della Salute.
“Per quanto riguarda l’inclusione scolastica – ha specificato Faraone – l’Italia è all’avanguardia rispetto a tanti altri paesi europei, ma dobbiamo lavorare per migliorarla. Interverremo affinché ci siano insegnanti di sostegno in grado di offrire maggiore continuità e con una preparazione specifica sulle singole disabilità. La disabilità non è un monolite, ognuna ha bisogno di un intervento specifico“. Il decreto, conclude, “va in questa direzione”.
Il sottosegretario ha a anche detto che “c’è ancora molto da fare sul territorio” e “servono più risorse”, ma “gli ultimi anni sono stati caratterizzati da grandi progressi riguardo l’autismo”, ha detto ancora il rappresentante del Governo che con il cambio di Governo è passato dall’Istruzione all Salute.
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Attraverso la delega, ora all’esame delle commissioni parlamentari, si vuole infatti introdurre una norma “sull’inclusione scolastica di persone con disabilità, che favorirà un percorso avviato tanti anni fa ma che necessita di aggiornamento“.
Se nel 2015 “è stata approvata una legge specifica sull’autismo, importante per disciplinare complessivamente la materia, nel 2016 le prestazioni per la diagnosi precoce e la riabilitazione dell’autismo sono state inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza che saranno pubblicati a breve”. Sempre lo scorso anno, è stata approvata la legge sul “Dopo di noi”, che si occupa del futuro delle persone con disabilità.
L’anno in corso, però, è probabilmente quello della novità più importante: c’è una “proposta approvata dal Cdm su cui dovrà esprimersi il Parlamento”, ha detto Faraone riferendosi proprio alla delega alla Legge 107/2015.
Ricordiamo, comunque, che il parere delle commissioni del Parlamento, pur se di rilievo, non sono vincolanti sull’approvazione del testo: le osservazioni e le modifiche che i parlamentari hanno ammesso di voler introdurre, anche su spinta del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, oltre che delle associazioni di categoria, non è detto quindi che vengano accolte dal Governo.
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