Categorie: Politica scolastica

Delega sostegno: continuano le proteste, Rete movimenti aderisce a sciopero 17

Sull’incontro svoltosi qualche giorno fa con la ministra Fedeli sullo schema di decreto in materia di sostegno e inclusione il giudizio della “Rete dei 65 movimenti” è del tutto negativo. Il comunicato diramato poche ore fa non lascia spazio ad equivoci.
“Siamo davanti ad un governo che ha dimostrato una totale inadeguatezza nel gestire una materia delicatissima come quella dei minori disabili – si legge nel comunicato – assumendosi una grave responsabilità politica. Per questo motivo la delegazione della rete si è resa disponibile a lavorare ad un nuovo testo a condizione che quello attuale venga ritirato”. 
La Rete, che in realtà consta oggi di 103 movimenti, tra cui associazioni per la disabilità e per la scuola, gruppi, comitati, genitori e studenti ribadisce la propria richiesta di ritiro del provvedimento anche se nel corso dell’incontro la Ministra è stata chiara: il Governo attende che le Commissioni di Camera e Senato esprimano il proprio parere per poter emanare il decreto definitivo.
“Il dialogo non è mai esistito – accusano i movimenti della Rete – e i provvedimenti sono il frutto di un lavoro svolto esclusivamente da parte di uno staff tecnico, la cui componente politica non si è mai voluta confrontare con il mondo associativo rappresentativo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, né con il mondo associativo rappresentativo dei lavoratori del comparto scuola”.
Per la verità dal 19 gennaio, quando è iniziato il percorso parlamentare degli 8 schemi di decreto, le Commissioni hanno svolto più di 70 audizioni ascoltando sindacati, associazioni e altri organismi, ma la Rete ha preferito non presentarsi e ha parlato di “audizioni farsa”.
Nel merito della questione va segnalato che nel corso dell’incontro con la Ministra, i tecnici del Miur hanno garantito che ci saranno alcune modifiche al testo depositato in Parlamento.
Modifiche che la stessa Rete riassume nel proprio comunicato:  “Permane il limite di 20 alunni per classe in presenza di alunni disabili; fortunatamente viene reintrodotta la possibilità agli alunni con disabilità di conseguire il diploma di licenza media sostenendo prove differenziate e cancellato il concetto di equipollenza; viene garantito l’inserimento della componente famiglia in seno al comitato di valutazione, sebbene non sia chiaro a quale livello e con quale ruolo; il personale ATA verrebbe chiamato ad esplicare un servizio di assistenza di base agli alunni con disabilità e non in sostituzione degli assistenti igienico personali, senza però che sia stato chiarito cosa si intenda per ‘assistenza di base’; infine il Miur ha ben compreso che i posti in deroga sul sostegno contribuiscono all’allontanamento dell’obiettivo della continuità didattica, scaricando la responsabilita al MEF non disponibile a mettere a bilancio la trasformazione di tali posti in organico di diritto. Su questo ultimo punto però potrebbero esserci delle aperture”.
La Rete dei 65 movimenti chiede quindi che “le forze politiche e sindacali che non si sono ancora pronunciate o che dissentono da una riforma peggiorativa, aderiscano alla rete dei 65 movimenti facendo pervenire una loro posizione netta”.
Per intanto, la Rete dichiara di aderire allo sciopero del 17 marzo proclamato da Cobas, Unicobas, Usb, Anief e Federata e annuncia che intende continuare la mobilitazione attraverso nuove iniziative di sensibilizzazione e di lotta.

Reginaldo Palermo

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