Gli studenti dei licei musicali dal prossimo anno potrebbero ricevere la brutta sorpresa di avere meno ore di lezione dello strumento principale. Una contraddizione viene da pensare.
Infatti, mentre le deleghe alla legge 107 sono attualmente in discussione alle camere, compresa quella che riguarda i licei musicali, il governo ha intenzione di dimezzare le ore di lezione dello strumento principale nei primi due anni di corso.
La misura sarebbe dovuta, come riporta Italia Oggi, alla necessità di ridurre i costi del personale, perché in questi licei le lezioni di strumento musicale sono individuali.
Ciò non toglie la non comprensibile scelta (se confermata) di eliminare il motivo principale dell’esistenza di questi istituti che, grazie alla legge 53/2003, ha permesso di intraprendere gli studi musicali al dì fuori dei conservatori, rilanciando l’istruzione musicale come indirizzo della scuola pubblica.
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Con la vecchia riforma infatti, la formazione del segmento 11-13 anni è stato affidato alle scuole medie a indirizzo musicale e il segmento 14-18 anni ai licei musicali.
Il conservatorio sarebbe rimasto solo come alternativa ai corsi di laurea, equiparando i titoli rilasciati dai conservatori a quelli conseguibili presso di atenei.
E proprio la formula pensata dei licei musicali, fa storcere il naso in prospettiva di questi tagli, dato che rispetto al conservatorio, il liceo, oltre a garantire la formazione generalista e quindi più completa composta da lettere, matematica, lingua straniera, ecc.., obbliga gli studenti a studiare due strumenti contemporaneamente, anche se questi in realtà hanno la possibilità di scegliere lo strumento principale da studiare.
Fino a questo momento, il primo strumento comprende due ore di lezione a settimana i primi due anni di scuola, una sola ora il terzo e quarto anno e nuovamente due ore il quinto e ultimo anno, dato che lo studio del secondo strumento, a cui dal primo al quarto anno di lezione viene dedicata un’ora settimanale, viene sospeso l’ultimo anno di scuola.
Il nuovo quadro vedrebbe invece lo studio dei due strumenti compressi in una sola ora settimanale ciascuno fino al quarto anno, e, con la cessazione dello studio del secondo strumento al quinto anno, due ore di studio del primo strumento.
Tutto comunque resta aperto, in attesa dell’approvazione delle deleghe della legge 107/2015.
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